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Alemanno: serve un partito federalista

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Così,Alemanno torna a parlare alla direzione generale del Pdl e, come sempre, non lo fa da sindaco ma da leader. Secondo Alemanno una delle priorità è ripredere un dialogo continuo con il mondo associazionistico locale. «Non possiamo scaricare o far pesare tutto sul premier Silvio Berlusconi - ha detto - bisogna far crescere una leadership forte a livello locale, che sia legittimata e radicata sul territorio». Un monito chiaro ad invertire la rotta sui coordinatori provinciali e comunali nominati dall'alto. «Non possiamo essere i promotori di una riforma federalista e poi essere un partito centralista, che scarica tutto sulle spalle di Berlusconi - ha ammonito Alemanno -. Dobbiamo far crescere leadership locali fortemente legittimate, mettere in atto grandi processi di partecipazione dal territorio, dopo due anni dal congresso non possiamo più avere coordinatori provinciali e comunali nominati, poi se sono bravi saranno confermati dal voto prima degli eletti, poi degli iscritti». Una «stoccata» finale poi agli «amici» di Futuro e Libertà: «Devono darci una risposta chiara, perché dobbiamo dire agli italiani se c'è un governo e una maggioranza, altrimenti andiamo a votare. Noi non vogliamo andare a votare ma si deve fare chiarezza perché non si può più campare giorno per giorno e andare avanti con un tira e molla infinito, ma si deve capire se c'è una maggioranza di governo e una convergenza sulle riforme essenziali».

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