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Il tesseramento parte dai giovani

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Dopole regionali il partito prova a riorganizzarsi. In seguito alla nomina di Luciano Ciocchetti a vicepresidente del Lazio, è cambiato il vertice regionale e il tesseramento diventa la cartina di tornasole per verificare lo stato di salute dei centristi a Roma e nel Lazio e la crescita del costituendo Partito della Nazione. Un ruolo fondamentale, in questa scommessa, lo stanno giocando i giovani. «C'è la necessità di andare a coprire spazi politici privati di ogni rappresenzanza dall'attuale amministrazione capitolina - spiega uno dei ledaer giovanili, Michele Gerace, già dirigente elettorale 2009/2010 - Esiste un'area moderata che prova imbarazzo. Per questo attraverso il tesseramento romano bisogna aprire una fase nuova, per riprendere a crescere radicando le idee del partito sul territorio». Due le scommesse dei giovani centristi: acquisire forza all'interno del movimento in chiave 2013 e contribuire a ricondurre all'unità un partito in passato frammentato a livello locale. «Il tesseramento, di per sè, è già sinonimo di unità. Certo, avendo rappresentanza e visibilità a livello regionale, è il momento di dimostrarci coesi ripartendo proprio dal territorio. Noi giovani stiamo dando un contributo importante, sia in fatto di idee che di presenza sul territorio - conclude Gerace - Vogliamo offrire risposte chiare a problemi ancora aperti senza rifugiarsi nel politichese. Penso, ad esempio, al rapporto tra centro e periferie».

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