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Si chiama Settebagni ma la toilette è murata

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GiuseppeGrifeo Bagni pubblici chiusi e murati da ieri alla stazione ferroviaria di Settebagni. Ebbene sì, Rfi non riesce a garantirne la funzionalità perché continuamente danneggiati, quindi li ha chiusi. Chi avesse un'impellenza fisiologica, dovrà escogitare una soluzione alternativa. Ma la stazione della linea Fr1, lungo la Salaria e accanto al Gra, ha parecchi punti deboli, obliteratrici che non funzionano, stessa cosa per l'emettitrice di biglietti, tanto che sui vetri degli uffici vuoti da tempo, sta un foglio che indica ai passeggeri di andare a chiedere in due bar del quartiere e in un'agenzia viaggi. E ancora, ai binari i pannelli luminosi si accendono come alberi di Natale, diffusori sonori spenti, scritte ovunque». L'effetto di una lotta quotidiana e costosa portata avanti da Ferrovie, costretta poi a scelte dolorose. «Non riusciamo più a garantire il decoro dei bagni della stazione di Settebagni e di quelli di altre stazioni simili – sottolineano all'ufficio stampa di Ferrovie – Ci imbrattano e rubano tutto, rubinetti, accessori, sanitari: è un vero saccheggio. Così si è scelto di chiudere i bagni delle stazioni problematiche a più bassa frequentazione, quelle che ogni giorno fanno registrare meno di 500 passeggeri in salita e altrettanti in discesa dai treni». Spiegazione chiara anche per tutti gli altri guai. «Mancano ancora le telecamere di sorveglianza, ma c'è un programma per installarle nelle stazioni: Settebagni dovrebbe averle fra poco, ma il problema è mantenerle in funzione – continua Ferrovie – Spesso le immagini in arrivo da telecamere in altre fermate ci mostrano gente incappucciata, irriconoscibile che si avvicina e spruzza vernice sugli obiettivi quando non li spacca. E le obliteratrici, o le biglietterie automatiche? Questi giovinastri ci fanno dentro la pipì e i tecnici quando vanno a ripararle non ci possono mettere mano: bisogna prima cercare di lavarle. Abbiamo tentato di metterle più in alto, ma ci urinano dentro lo stesso». E le scritte? Ripulire, per esempio, il sottopasso della Stazione Nomentana è costato circa 20 mila euro. Oggi è nuovamente imbrattato. Episodio replicato allo scalo di Settebagni, imbiancato quest'estate e oggi di nuovo un disastro: 8 mila euro in fumo.

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