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Alemanno e Polverini Sì al secondo raccordo

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Ilsindaco di Roma Gianni Alemanno risponde così al presidente della Uir Aurelio Regina che ieri mattina ha rilanciato l'ipotesi di un secondo raccordo anulare. «Il Gra che conosciamo oggi - ha detto Alemanno - è una strada interna a Roma che non può essere sottoposta a pedaggio. Il secondo raccordo invece sarebbe una vera e propria autostrada realizzata con un investimento totalmente privato secondo il modello finanziario costruito dalla Uir». Sulla questione anche il governatore del Lazio Renata Polverini. «Se andiamo verso l'idea di una capitale che sia veramente al passo con i tempi, questa è una cosa su cui dobbiamo riflettere e chiaramente anche trovare delle soluzioni». Il presidente della Regione Lazio a margine dell'incontro Governo-Regioni sul federalismo fiscale, ha risposto a chi le chiedeva se a suo avviso fosse realizzabile il progetto di costruire un secondo Gra. Favorevole al progetto? «Diciamo di sì, anche Parigi ha due raccordi» ha risposto. Critico invece Marco Miccoli, coordinatore del Pd Roma. «Incapace anche di attoppare perfino le buche per Roma - ha dichiarato - ora il sindaco Alemanno si lancia nell'ennesimo dei suoi amati spot, quello della realizzazione del secondo raccordo anulare. Se ci pensa Alemanno, è chiaro a tutti che non si farà mai, al pari dell'abbattimento di Tor Bella Monaca, dell'espulsione di 20 mila nomadi in tre mesi, dell'allontanamento delle prostitute dalle strade di Roma, fino ad arrivare per ultimo alla nomina di Riccardo Muti al Teatro dell'Opera. Tutte cose annunciate in pompa magna e mai realizzate. E ci fermiamo qui per carità di patria».

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