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La monnezza della politica

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Il Campidoglio

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Ma i partiti lo sanno che devono pagare la Tariffa Rifiuti? La domanda nasce spontanea scorrendo il lungo elenco delle sedi e dei circoli politici della Capitale che evadono la TaRi. La risposta non è affatto scontata. In tutto tra sedi e circoli sono 138 quelli che non si sono mai iscritti, si sono iscritti ma non hanno mai pagato o pagano quando capita. Evasore numero uno della Tariffa Rifiuti è il Pd capitolino. Se confermati i dati pubblicati sul sito www.pdroma.net, i circoli sono 115. Di questi ben 107 figurano come evasori. Nel dettaglio: 91 circoli del Pd Roma non si sono mai iscritti alla TaRi, 17 risultano iscritti come contribuenti ma di questi dieci non hanno mai pagato, come ad esempio lo storico Circolo di via dei Giubbonari. Non solo Pd però. L'evasione al contributo sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti è, purtroppo, bipartisan. Difficile risalire al numero dei circoli Pdl presenti nella Capitale, anche perché nella maggior parte dei casi le utenze risultano ancora divise in Alleanza Nazionale e Forza Italia (segno del destino?). Resta il fatto che 23 sedi e circoli riferibili al Pdl e al centro destra non pagano la Tari, come ad esempio la sede regionale di via Po di An o come il quartier generale dell'ex Fi Roma, in via Fulcieri Pulucci Di Calboli che non risultano neanche iscritti.   A chiudere il cerchio anche la sede di Alleanza Federalista, Alleanza Socialdemocratica, Casa dei Democratici, Centro Cristiano Democratico. Possibile che nei circoli dove si dovrebbe fare politica territoriale, magari proprio contro l'aumento della tariffa Ama, nessuno sappia di doverla pagare? I giorni per questi ed altri evasori, sono comunque contati. Entro la fine dell'anno, la task force congiunta di Ama e Roma Entrate effettuerà in totale oltre settemila controlli proprio per contrastare l'evasione che, ricordiamo, per quanto riguarda la TaRi crea una perdita economica per l'Ama, e dunque per tutti i contribuenti romani, di almeno 24 milioni di euro. Speriamo che tra i primi a contribuire siano proprio i partiti politici capitolini.

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