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Presi gli stregoni della droga

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I trafficanti di droga erano stregoni africani che spaventavano i loro corrieri con gli spiriti maligni del vudù. Ora i malefici non servono più. In un megablitz i carabinieri hanno arrestato ventisei persone, tra Roma, Napoli, Taranto, Cosenza, Latina, Palermo, Frosinone, Terni e Vibo Valentia. Mente dell'organizzazione, l'ex leader dei tanzaniani a Roma: Kirro Zuhra Mohamed Ally Jumbe, 45 anni, titolare di un call center nei pressi della stazione Termini. Mappa degli affari: Sud America (dove compravano cocaina), Cina (per arrivare alle piazze afghane e pakistane dell'eroina), passando per il continente nero e infine l'Italia: Milano, Roma e Napoli, dove la polvere bianca veniva ceduta agli spacciatori. Membri del sodalizio: per la maggior parte africani, immigrati nei vari Stati e contattati dalla leader a Roma, ma anche italiani e romeni, arruolati pure loro con l'incarico di prelevare la droga dai paesi fornitori e trasportarla dai clienti. Un viaggio veniva pagato 1000/1500 euro. Come bagaglio dovevano usare il proprio corpo, riempito di ovuli, oppure i tacchi delle scarpe, modificati apposta. L'indagine è nata dal fiuto del maresciallo Salvatore Friano, della stazione Porta Cavalleggeri, coordinata dal maggiore Gabriele De Pascalis della Compagnia San Pietro, sotto la direzione della Dda di Roma (procuratore aggiunto Capaldo, pm Sabelli e Cugini). Da un sequestro di droga agli inizi del 2009, l'acume investigativo prima ha portato all'inchiesta denominata «La Calda Notte», conclusasi nel settembre 2009 con l'esecuzione di 18 ordinanze per traffico internazionale e spaccio di sostanze stupefacenti. Poi è cresciuta, dilagando alle attuali dimensioni: un network criminale strutturato in cellule stanziate in Tanzania, Nigeria, Turchia, Cina e Brasile, nonché in vari quartieri di Roma e in Giugliano in Campania. Spesso i corrieri erano a loro volta sfruttati poiché i capi dell'organizzazione, facendo leva sulle credenze popolari dei paesi d'origine, li intimorivano dicendo loro che, qualora non avessero compiuto i viaggi con la droga, i propri familiari sarebbero stati vittime di riti vudù.

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