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Il Comune preferisce appaltare gli asili ai privati

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Quest'annosi è trattato di un argomento bollente: un bando per la gestione degli asili nido comunali con scadenza fissata per il 27 agosto per un importo a base d'asta di 3.762.380 euro. Lo scorso anno ad accendere la miccia furono sempre bandi estivi, ma si trattava dell'assunzione di dirigenti della pubblica amministrazione. «A parte la data del bando abbastanza insolita per un servizio che sarebbe dovuto partire il primo settembre scorso, cioè due giorni dopo l'apertura delle buste – afferma Sergio Pede, coordinatore di Alleanza per l'Italia di Ciampino - altre cose rendono degno di attenzione questo bando. Il servizio attualmente è gestito dall'Asp spa, l'azienda comunale. La gestione è considerata da tutti di buon livello. Ebbene, uno dei requisiti inseriti nel bando ha escluso l'Asp dalla partecipazione». Sembrerebbe, infatti, che l'Asp non abbia avuto negli ultimi tre anni un fatturato relativo agli asili nido, uguale a quello previsto dalla base d'asta. In pratica l'azienda è stata esclusa dalla partecipazione al bando in quanto negli ultimi tre anni ha gestito gli asili nido comunali, dal servizio mensa a quello di scuolabus, ad un prezzo più basso di quello attuale. Nei requisiti del bando viene, inoltre, richiesta la gestione di un asilo nido con almeno sessanta posti e contestualmente si richiede un fatturato minimo per la gestione di 128 posti. «Per il progetto psico-pedagogico, socio-educativo, didattico e organizzativo, viene dichiarato un massimo di 30 punti – continua l'ex vice sindaco Pede - ma poi scorrendo le varie voci si scopre che i punti sono 35». Bizzarria e confusione dunque, ma la campanella suonerà fra qualche giorno e tra polemiche e sconcerto, il nuovo gestore degli asili di Ciampino, comune guidato dal centrosinistra, sarà presto reso noto.

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