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Vigili travestiti da parcheggiatori

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AlessioLiverziani Per i parcheggiatori abusivi era una normale notte di lavoro, da passare ad estorcere denaro ai signori della movida notturna con l'odioso ricatto di «controllar loro» la macchina. Per la polizia municipale no. L'operazione condotta nella notte tra venerdì e sabato dai vigili urbani del XVII Gruppo, con la collaborazione degli uomini del Gruppo Sicurezza sociale urbana e del reparto di polizia giudiziaria, era fuori dalla norma. Gli agenti, in borghese, si sono trasformati in parcheggiatori abusivi per smascherare il loro racket. Tutto inizia alle 22. Gli uomini della Municipale, coordinati dall'istruttore di polizia Marco Milani, si radunano per un primo briefing e decidono le zone da colpire. Intanto Paolo, l'infiltrato, si chiude in uno stanzino del Comando di via Falco 6 e inizia la «vestizione». Scarpe «coatte», pantaloni larghi, canottiera e marsupio d'ordinanza. «Manca il tocco di classe», dice. Il cappellino di pelle «rigorosamente rigirato al contrario». Si comincia dalla zona di Testaccio, dove gli altri agenti di pattuglia hanno individuato alcuni abusivi nei pressi del parcheggio di via Zabaglia. Paolo si posiziona e comincia a «lavorare». In pochi secondi è accerchiato. Quattro nordafricani gli intimano con fare minaccioso di allontanarsi. Gli dicono che se vuole stare lì deve parlare con un certo Morad, «che arriva a mezzanotte». Lo spintonano. Paolo si leva il cappello e allarga le braccia. È il segnale. I suoi colleghi saltano fuori dai nascondigli e il gioco è fatto. I blitz continuano all'Eur, di fronte al Gay Village. Lo schema è lo stesso. Stavolta sono una coppia di nomadi e due napoletani a cadere nella trappola. E così per tutta la notte. Il bollettino della serata è di otto persone fermate, cinque della quali pluripregiudicate. L'operazione, fortemente voluta dal comandante del corpo Angelo Giuliani e dall'amministrazione capitolina è stata seguita da vicino dal presidente della Commissione Sicurezza del Comune, Fabrizio Santori: «Abbiamo lanciato un segnale forte alle organizzazioni criminali - ha detto - dietro qualsiasi volto in città potrebbe nascondersi un agente delle forze dell'ordine pronto ad intervenire per catturare in flagranza gli abusivi».

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