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Ci mancava l'outlet dei rifiuti

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MassimilianoVitelli Cresce la rabbia dei commercianti e dei cittadini di Ostia levante. Ogni lunedì e venerdì, infatti, con doppia cadenza settimanale, come nella migliore tradizione dei mercati rionali, una delle zone di maggior "appeal" del lido si trasforma in Gran Bazar. Teatro di questa ennesima contravvenzione alla legalità è via Oletta, strada parallela a via Desiderato Pietri, nella quale, contemporaneamente, si svolge il mercato ufficiale. L'"apertura" della babele del cattivo gusto avviene all'alba, quando decine di immigrati arrivano spingendo passeggini e carrozzine. Nessun gemito di pargoli arriva però dal loro interno. I piccoli mezzi destinati ai bimbi, infatti, sono stati convertiti in "autocarri" ed ora trasportano cianfrusaglie di ogni tipo. Se il materiale esposto risulta molto eterogeneo, la provenienza è una sola: i secchioni della spazzatura dell'Ama. La raccolta "indifferenziata" dura l'intera settimana e prevede l'impiego di squadre ben equipaggiate. Gli attrezzi del mestiere sono appunto un passeggino (o carrozzina), una serie di buste più o meno grandi, ed un ferro lungo circa mezzo metro, destinato all'aggancio di oggetti e vestiti. Come la pesca tradizionale, l'azione si svolge prevalentemente di notte e sembra garantire, a parere dei "ricettatori", buoni risultati. Su tutte le furie, invece, i negozianti e gli abitanti locali, costretti a "zigzagare" tra buste dell'immondizia lasciate in terra e rifiuti vari. L'allestimento del mercatino lascia molto a desiderare, la mercanzia viene sistemata su lenzuola stese a terra, occupando praticamente l'intero marciapiede. Passeggiare in questa mini "Porta Portese" lidense può essere però anche divertente. Oltre a vestitini, cinte, e qualche camicia improponibile, l'"Immigration Outlet" propone oggetti assurdi e difficilmente utilizzabili. È facile trovare anche una sola scarpa. Altre "perle", gli immancabili utensili per la casa come una forchetta, uno scolapasta senza un manico, una pentola bruciata o una serie "introvabile" di bicchieri tutti differenti e scheggiati. Il partito dell'acquisto "on the road" è composto da persone prevalentemente avanti con l'età e si muove con disinvoltura tra vecchie stampelle e Barbie amputate. In realtà pochissimi comprano, ma questo non placa la rabbia dei commercianti che si sentono danneggiati dallo stato di degrado in cui versa la zona. Dal Comando della Polizia Municipale di Ostia fanno sapere che «gli interventi di sgombero vengono effettuati abbastanza frequentemente. Purtroppo, anche per la carenza di organico, non è possibile intervenire più spesso».

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