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Mare e Castelli, pochi infermieri

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GiuliaBianconi Dal litorale ai Castelli mancano gli infermieri. È questa la vera emergenza nelle strutture sanitarie della Asl Rm H. In servizio ce ne sono circa 1300 da Anzio e Nettuno fino a Frascati, passando per Velletri e Albano. «Ce ne vorrebbero 500 in più» a detta dei sindacati. «Almeno 250 subito per iniziare a operare in tranquillità» spiega Dante Armati, della Uil Fpl (Federazioni poteri locali). Le carenze di organico sono aumentate negli anni, visto il mancato ricambio nell'azienda nell'ultimo decennio. «È dal 2000 che non si fanno assunzioni. La situazione è critica e crea un sovraffaticamento del lavoratore che si fa sentire. L'età media degli infermieri sfiora i cinquant'anni. E presto la metà se ne andrà in pensione, creando una vera e propria emergenza». Il personale insufficiente si fa sentire soprattutto negli ospedali di Frascati e Albano. Entrambi servono bacini di 200mila persone. Nei pronto soccorso operano tra i 15 e i 16 infermieri. «Il rischio è che dal prossimo anno dovranno essere chiusi per la carenza di organico», afferma Armati. Intanto da ieri sono stati sospesi i ricoveri in lista d'attesa (anche di 6 mesi) per dare la priorità alle emergenze. Su strade come la Nettunense, la Tuscolana e l'Anagnina in estate aumentano gli incidenti. Di conseguenza l'esigenza di ricorrere al pronto soccorso. Anche nelle strutture sanitarie del litorale «ci dovrebbero essere più infermieri». Nel pronto soccorso del nosocomio di Anzio sono una ventina. E le esigenze negli anni sono aumentate, soprattutto durante l'estate. Per le attese per i codici bianchi e verdi, si va tuttavia dai 60 minuti alle due ore. Tre quando il paziente ha bisogno di un posto letto. Carenze strutturali ce ne sono. C'è solo il reparto di rianimazione, mentre manca la camera iperbarica. E ne c'è neppure il reparto ustionati.

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