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Maxiretata antiprostituzione: 262 lucciole fermate

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Conun obiettivo: «ridurre il fenomeno» invece di «spostarlo». Così il neoquestore Francesco Tagliente ha sottolineato l'importanza della maxi-retata antiprostituzione che, in 24 ore, ha portato al fermo di 262 persone tra prostitute e transessuali. Sette minorenni sono state accompagnate nei centri di accoglienza. Importanti i numeri del blitz: 201 le persone allontanate, 19 quelle espulse e 21 denunciate, 50 le misure di prevenzione adottate. Sessanta le unità operative che hanno operato nelle zone di Salaria, Prenestina, Flaminio, Aurelio, Monteverde, Casilina, San Paolo, Aurelia, Vescovio e Fidene. Alcune lucciole hanno tentato di sottrarsi invano alla polizia nascondendosi o fuggendo, mentre due trans hanno opposto resistenza e sono finiti in manette. Stessa sorte per altri due, inottemperanti all'ordine del Questore. «Un diverso modo di impostare il controllo del territorio che punta sulla sinergia tra gli uffici, i commissariati e le diverse forze dell'ordine», ha definito l'operazione Tagliente. Coinvolti 24 commissariati delle zone più frequentate dalle paseggiatrici tra città e provincia. I controlli sono stati effettuati nella Capitale, da Civitavecchia a Nettuno, sul litorale, ai Castelli e lungo le consolari. Il Questore ha precisato anche che non ci è limitati «a un'applicazione delle norme ma sono stati adottati tutti i provvedimenti previsti: dalle espulsioni agli allontanamenti passando per gli avvisi orali e i fogli di via». Un metodo che funziona, evidentemente, e che ha riscosso il plauso del sindaco Alemanno: «Era necessaria una nuova scossa nel contrasto a questo fenomeno», il commento del primo cittadino. Mau.Gal.

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