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Torna il tram ed è un'altra vita

Tram a Roma

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«Inizia una nuova vita per il quartiere. È caduto un muro di Berlino». Il sindaco Alemanno sale emozionato su uno dei nuovi tram e saluta così la rinascita di una delle principali porte di accesso al centro storico. Il tram 2 è tornato a funzionare. Le rotaie su via Gianturco e via Giovan Battista Vico non ci sono più. La linea storica che collega piazza del Popolo a piazza Mancini risorge con un nuovo capolinea che da piazzale Flaminio si sposta all'inizio di via Flaminia, all'altezza di via Carrara. Il caos è sparito. E la «ferita», come la chiamavano i residenti, è stata rimarginata. Via Gianturco e via Giovan Battista Vico ora sono percorribili dalle auto in entrambi in sensi di marcia. Le rotaie all'inizio di via Flaminia sono state raddoppiate e spostate sul lato sinistro guardando piazza del Popolo. Chi scende dal tram, ora, trova una nuova e ampliata area pedonale con due postazioni di bike sharing. L'assessore alla Mobilità, Sergio Marchi, ricorda orgoglioso che, «a differenza del passato, i lavori sono terminati nei tempi previsti». Ma gli amministratori pensano già al rilancio di una linea tranviaria che affonda le radici nel XIX secolo. I progetti per riportare sempre più persone ad utilizzare un mezzo che negli anni ha perso il suo antico fascino sono due: la riapertura della linea 3 (dalla stazione di Trastevere a piazza Thorvaldsen passando per viale Regina Margherita) e il prolungamento dello storico "8", il tram più amato dai romani, che collega Monteverde a Largo Argentina. Per il ripristino del "3" (chiuso cinque anni fa) non ci dovrebbero essere problemi. Lo chiedono a gran voce migliaia di cittadini I gruppi su Facebook si sono moltiplicati: «Lo rivogliamo a tutti i costi». Il presidente dell'Agenzia Roma per la Mobilità, Massimo Tabacchiera, assicura che «entro settembre decideremo se riattivarlo, ma ritengo di sì». Il prolungamento dell'"8", invece, sarà sottoposto al giudizio dei cittadini. Alemanno ha garantito che «al termine dello studio tecnico sarà fatto un referendum». La prima ipotesi, la più concreta, è di portarlo almeno fino a Botteghe Oscure con lo spostamento del capolinea di Largo Argentina. Il sogno, però, è farlo arrivare fino a Termini: le strade sono due: passando da via Quattro Novembre o da via Cavour. Gli studi sono già in fase avanzata.

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