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La mela marcia dei contenziosi

Il presidente della Regione Lazio Renata Polverini

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Corsa contro il tempo della presidente del Lazio, Renata Polverini per cercare di fare approvare il Piano di rientro dal deficit sanitario e scongiurare l'aumento di Irap e Irpef. Una giornata cruciale, quella di ieri, iniziata con l'audizione alla Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario, presieduta da Leoluca Orlando e terminata con un tavolo tecnico al ministero dell'Economia per la verifica del piano di rientro. Ottimista la governatrice che ha incassato da entrambe le parti apprezzamento per il lavoro svolto sinora e che dovrà subire una forte accelerazione. «C'è stata chiesta un'ulteriore accelerazione su alcuni provvedimenti che porteremo entro il 30 settembre - ha commentato la Polverini a margine dell'incontro in via XX Settembre - ci è stato chiesto uno sforzo ancora più eccezionale di quello che ci è stato già riconosciuto, quindi andiamo avanti con più entusiasmo. Ormai siamo alla verifica, ci rivedremo dopo l'estate». Intanto, nel giro di 10 giorni la Regione invierà al dicastero di Tremonti il consuntivo 2009 della sanità, con le verifiche che stanno partendo in tutte le Asl. Analisi, controllo, verifica sul complesso sistema sanitario del Lazio sono le parole d'ordine della Polverini, con l'obiettivo primario di bloccare l'aumento delle tasse per i laziali, già tra i più tartassati d'Italia. «Da un lato lavoriamo per migliorare la Sanità e rientrare dal debito e, al contempo, scongiurare l'aumento della pressione fiscale. Questo è possibile se il ministro dell'Economia stabilisce che c'è un'inversione di tendenza nel Lazio. Se il piano viene ritenuto positivo - spiega la governatrice - ci può essere un intervento del ministro, quello che auspichiamo, per bloccare l'automatismo dell'aumento delle imposte, previsto a novembre e a maggio».   Accanto al nodo tasse per la Polverini c'è anche quello di ottenere i fondi Fas, bloccati dal governo. Mentre l'audizione in Commissione è servita per ribadire i problemi della sanità laziale. «La mole di contenziosi che ho trovato in Regione mi ha spaventato - ha affermato la governatrice - dico una cosa assumendomene le responsabilità: sembrava quasi un sistema, perché è impossibile che dietro qualsiasi atto ci fosse un contenzioso e molto spesso la Regione nemmeno si difendeva. Ora stiamo creando le condizioni perché il contenzioso diminuisca». Durante l'audizione la Polverini si è soffermata anche sui sistemi di controllo della spesa. «Ci sono apparati di controllo, a partire dai collegi sindacali - ha spiegato - sui quali anche la commissione ha posto la necessità di una maggiore attività di controllo e ispezione. Collegi che peraltro sono scaduti da un anno e mezzo e che andranno rinnovati. A questi va data una missione di primo livello di controllo in tutti gli ospedali e in tutte le Asl».   Pesante poi il giudizio sui manager delle Asl. «Non devono farsi strumentalizzare - ha ammonito la Polverini - devono avere delle professionalità e avere senso dello Stato. In alcuni casi, sono rimasta sorpresa nel notare che alcuni rispondevano a esigenze politiche o mediatiche. Di fronte ad alcuni atteggiamenti, come quello di un manager che dopo averlo chiamato di venerdì pomeriggio in Regione per un appuntamento, ci ha fatto sapere che non era disponibile perché nel week end non lavorava. Sono rimasta sgomenta. Bisogna anche dire che ci sono alcuni manager nominati dal centrosinistra che si stanno comportando veramente bene e, per questo, ho rifiutato la loro offerta di dimissioni».

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