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Tutti in coro: Roma Capitale

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Il Campidoglio, Roma

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Cinquantasei voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto. Roma, oggi, diventa Capitale. Si può riassumere così una delle giornate più importanti per la storia istituzionale della città. Le modifiche al testo del decreto attuativo votato dal Consiglio dei Ministri sulla riforma di Roma Capitale sono state infatti approvate all'unanimità dal Consiglio comunale. Un segnale politico e amministrativo destinato a cambiare il corso degli eventi. «Questo è un bell'esempio di politica - ha commentato il sindaco Alemanno - e un bel segnale al Parlamento che le riforme vanno condivise perché le istituzioni non appartengono alla maggioranza del momento. Il 20 settembre in occasione della visita ufficiale del Capo dello Stato in Campidoglio per l'anniversario dell'Unità di Italia consegneremo la cittadinanza onoraria. Il mio impegno è che entro quella data il primo decreto attuativo venga approvato in seconda lettura dal governo. In questo caso il presidente Napolitano sarà il primo cittadino onorario di Roma Capitale».  Il Consiglio comunale «che da oggi è Assemblea capitolina», sottolinea Alemanno, sarà composto da 60 consiglieri e non da 48 come sancito dal governo nel decreto attuativo. Ancora, sarà sempre il Campidoglio a definire le funzioni dei Municipi che verranno ridimensionati da un punto di vista numerico ma che assurgono a rango di «organi di governo di Roma Capitale». La giunta sale a 15 assessori, mentre viene confermata l'introduzione della «supplenza» del consigliere comunale nominato assessore che non dovrà più dimettersi dall'aula ma verrà sostituito dal primo dei non eletti nella stessa lista. Il nuovo testo, lavorato dal presidente della commissione Riforme istituzionali, Francesco Smedile (Pd), di concerto con il presidente della commissione Roma Capitale, Francesco Sotrace (La Destra), sarà sottoposto al parere di Provincia, Regione (entro il 26 luglio), conferenza unificata degli enti locali, commissione parlamentare bicamerale e in seconda lettura dal Consiglio dei ministri. Soddisfazione è stata espressa dal presidente del Consiglio comunale, Marco Pomarici, mentre Smedile ringrazia il sindaco «per aver fatto i necessari passi avanti e passi indietro per arrivare al miglior risultato possibile». Il vicesindaco Mauro Cutrufo fa un «grande plauso all'opposizione che ha dimostrato che quando si parla di grandi riforme occorre pensare solo al bene della città».

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