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Blitz di Renata, Udc in giunta

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Il presidente della Regione Lazio Renata Polverini

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«Non ci saranno sacrifici». Così la presidente del Lazio, Renata Polverini aveva annunciato «a breve» l'ingresso in giunta dell'Udc. Delle due promesse, una l'ha mantenuta. L'accordo con i centristi, dopo mesi di trattativa è stato concluso. E Casini fa l'en plein: Vicepresidenza e Urbanistica a Luciano Ciocchetti e le Politiche sociali ad Aldo Forte. A Fabio Armeni che dovrà dunque lasciare l'ufficio appena conquistato, andranno probabilmente le deleghe a Demanio, Personale e Partimonio. Un vero e proprio «blitz» quello della Polverini che ha colto di sorpresa anche i vertici del Pdl. Furibondo il vice coordinatore Pdl, ex di Fi, Alfredo Pallone, mentre il coordinatore regionale, ex An, Vincenzo Piso commenta: «La Polverini è il dominus della situazione e noi ne abbiamo preso atto. L'accordo con l'Udc è fatto, anche se dobbiamo ancora risolvere qualche problema in casa nostra». Più di un problema, quello interno al Pdl. Dalla giunta usciranno gli unici due assessori eletti in consiglio regionale, Francesco Battistoni (ex Fi di Viterbo, ora all'Agricoltura) e Antonio Cicchetti (ex An di Rieti alla Cultura). E se il primo ha già dichiarato nei giorni scorsi «sono un uomo di partito, se me lo chiede Berlusconi mi dimetto», il secondo sostiene sicuro «non credo sarò io ad uscire dalla giunta, l'unica persona che può parlare con me è la Polverini, è lei che mi ha conferito l'incarico». Ma intanto è caccia alle donne che dovranno sostituire i due assessori uscenti. Tra i nomi anche quello di Simonetta Baldini, prima dei non eletti a Viterbo e vicina agli ex di Fi, mentre spetterà agli ex di An di Rieti trovare una nuova assessora. La quadra ancora non c'è. Anzi. Sul tavolo finicono ora non solo le «compensazioni» politiche su società e aziende regionali ma anche un nuovo equilibrio in Consiglio regionale. All'interno del Pdl, infatti, l'accordo con l'Udc escludeva la vicepresidenza della Regione, ritenuta già «saldata» con la vicepresidenza del Consiglio ottenuta da Raffaele D'Ambrosio. E adesso sarà proprio questa ad essere rimessa in discussione e nella quale è ben pronto a dire la sua Francesco Storace de La Destra che, a parità di consenso elettorale con l'Udc, ha ottenuto solo un assessorato e che sarebbe non poco irritato dal bottino Udc. La battaglia insomma non si è affatto conclusa, anzi. E se la domanda, più legittima che mai, sul perché la vicepresidenza all'Udc, che rientrava già nel patto elettorale tra Casini e Polverini, a questo punto non è arrivata subito, la risposta arriva forse dalle casse regionali e dalla difficile manovra finanziaria che ci si appresta a fare. E le parole della Polverini non incoraggiano. «L'eventuale aumento delle addizionali Irap e Irpef, consentitemi, non sarebbe una tragedia perché già nel Lazio si pagano le tasse più alte d'Italia e l'aumento sarebbe di molto poco - ha detto la Polverini - però in un momento come questo non credo sia giusto penalizzare i cittadini e far pagare le famiglie». Un momento difficile quello che la Regione dovrà affrontare e per questo, meglio avere una maggioranza e una giunta compatta. Ma sarà cosi?

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