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C'era una volta il network dei porti del Lazio

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IncludevaCivitavecchia, Fiumicino e Gaeta. E ora c'è, soprattutto, Civitavecchia. Forte delle otto linee passeggeri e di ben dieci compagnie croceristiche, il porto laziale è punto di riferimento per i turisti romani. A Fiumicino i traghetti per la Sardegna non attraccano più da due anni e i bassi fondali del porto di Anzio intrappolano gli aliscafi diretti a Ponza. Così chi in vacanza vuole andare con la nave non ha scelta. Soltanto da Civitavecchia si può salpare per la Sardegna e raggiungere Cagliari, Olbia, Arbatax e Porto Torres. Si può navigare verso la Sicilia e approdare a Catania, Palermo e Trapani. Il successo registrato dai traghetti per Barcellona, ha portato all'apertura di nuove rotte verso la Tunisia, Malta e la Francia che, accanto al servizio di linea per la Corsica, può contare pure sul collegamento con Tolone. Nuove linee per grandi viaggi e grandi viaggiatori ma non per chi vorrebbe farsi un week end, una gita, un'escursione magari proprio a Ponza e Ventotene. «Nel 2009 - scrive l'Autorità portuale nel rapporto annuale - sono transitati a Civitavecchia 4.103.141 passeggeri, di cui 2.300.203 sui traghetti di linea». E proprio questi viaggiatori sono partiti per le vacanze con 714.474 automobili e 27.918 motociclette. Ovviamente caricate a bordo delle navi. Un giro d'affari miliardario. Cresce pure il comparto delle crociere con 720.451 viaggiatori imbarcati sulle «fun ship», le navi dei divertimenti nell'ultimo anni e 1.082.487 transitati. Civitavecchia non è soltanto il porto leader nel Lazio ma «governa» anche Fiumicino e Gaeta. I due scali sono entrati a far parte dell'Authorithy. Che, ovviamente, nega favoritismi per Civitavecchia e parla di «network dei porti laziali che punta a redistribuire le risorse nei singoli scali». E così chi vuole salpare per le isole pontine, se non riesce a partire da Anzio, resta a casa.

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