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Ufficio condono: rescisso il contratto con la Gemma

Il Campidoglio, Roma

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Un fulmine finale, o fatale verrebbe da dire, quello sulla Gemma spa, la società che si occupa dell'Ufficio Condono Edilizio e che di fatto da ieri non «esiste» più. Dopo l'annuncio nei giorni scorsi del presidente della società, Renzo Rubeo, di non essere in grado di continuare il servizio a causa del mancato pagamento da parte del Comune di Roma di 40 milioni di euro, la riunione di ieri con i sindacati era partita come una prima concertazione per individuare la soluzione migliore, per i dipendenti Gemma, per la società che da oltre dieci anni fornisce in esclusiva servizi al Campidoglio, per il Comune stesso in termini di mancato incasso dalle sanatorie edilizie e per i cittadini che, in centinaia di migliaia attendono il condono anche da 25 anni. E invece, ha sancito, ancora prima di iniziare la fine della società. A dare la notizia è stato lo stesso Alemanno: «Abbiamo chiesto l'intervento del prefetto che aprirà un tavolo e siamo convinti che in breve tempo potremmo mettere in campo una realtà alternativa a Gemma: il capitolo Gemma è concluso e ora dobbiamo andare verso una procedura ad evidenza pubblica. Dobbiamo seguire le indicazioni della magistratura - ha continuato Alemanno - e che è in corso un'inchiesta dando elementi chiari. Ciò rallenta le procedure e i proprietari di Gemma hanno autonomamente detto che non riescono a rispettare il contratto. Noi dobbiamo prendere atto e studiare forme alternative per mandare avanti le centinaia di migliaia di pratiche di condono arretrate e per dare una prospettiva ai lavoratori. Questo può avvenire non con una società partecipata ma con una realtà che venga dal mercato e che può assorbire tutti i lavoratori. Forse, quella di Gemma, è stata una situazione pasticciata fin dall'inizio e, nonostante tutti gli sforzi, non si è riusciti a rimetterla in carreggiata». Poco dopo inizia la riunione con i sindacati dei circa 500 dipendenti Gemma, al tavolo c'è l'assessore al Bilancio, Maurizio Leo e non quello all'Urbanistica, Marco Corsini, a conferma dunque di un cambio di delega ancora, inspiegabilmente, non annunciato. «Da oggi Gemma Spa cessa di svolgere qualsiasi attività nella gestione delle pratiche del condono edilizio - conferma Leo in serata - di conseguenza, il Comune sta avviando le procedure per la risoluzione del contratto anche se l'Amministrazione intende comunque proseguire, nell'interesse dei cittadini e delle casse capitoline, lo svolgimento di tali funzioni utilizzando, innanzitutto, i lavoratori già impegnati in queste attività». L'intervento del prefetto servirà ora a concordare le modalità di svolgimento del servizio per garantire il proseguimento, senza soluzione di continuità, delle attività di condono edilizio e dei servizi tributari, «oltre che la salvaguardia dell'occupazione nel rispetto delle intese già sottoscritte lo scorso anno dal Comune con le organizzazioni sindacali - precisa l'assessore al Bilancio - Comune e sindacati chiederanno, inoltre, al Prefetto di disporre che i pagamenti dell'Amministrazione a favore di Gemma Spa vengano destinati in modo "specifico ed esclusivo" al pagamento degli stipendi arretrati».

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