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Morta la bimba lanciata dal balcone

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È morta Carlotta, la bimba di 6 mesi di Passo Corese (Rieti) che era stata lanciata dalla madre dal balcone di casa. La piccola aveva riportato un gravissimo trauma cranico. La piccola era stata ricoverata la mattina di lunedì scorso nel reparto di Terapia intensiva pediatrica del policlinico Gemelli e nonostante l'impiego dei più avanzati presidi attualmente disponibili per il trattamento del trauma cranico grave, per la severità delle lesioni riportate al momento dell'impatto, ha presentato un progressivo, inarrestabile e irreversibile peggioramento delle condizioni cliniche neurologiche, fino all'accertamento strumentale, tramite doppler transcranico ed Eeg, di una condizione di «tamponamento cerebrale» (assenza di flusso sanguigno) con assenza di attività elettrica cerebrale. A questo punto l'altra mattina era iniziata l'osservazione per la durata di 6 ore da parte della commissione medica multidisciplinare del Gemelli (costituita da un medico legale, un rianimatore e un neurologo), incaricata di accertare la morte con criterio neurologico della piccola paziente. E dopo tale osservazione è stata accertata la sua morte. Il padre della bimba ha dato il consenso al prelievo degli organi. Il giorno della tragedia la madre - Daniela Altamura, 32 anni - era stata arrestata. «Sì sono stata io - asveva amamesso agli investigatori - ma non so per quale motivo l'ho fatto. Solo ora mi sto rendendo conto». Dopo la nascita della piccola alla donna, una casalinga, era stata diagnostica una sindrome depressiva post-partum ed era in cura da uno psicologo che le aveva prescritto una terapia farmacologica. Ma in realtà, hanno spiegato il marito e i vicini, non aveva mai dato segni che potessero far presagire la tragedia. Daniela si teneva tutto dentro. Il suo stato di choc ha convinto gli inquirenti a disporre il ricovero nel reparto di psichiatria dell'ospedale Sandro Pertini, nella sezione riservata ai detenuti di Rebibbia.

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