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Nessuno capisce come pagare le multe

Multe, ore di attesa davanti allo sportello Gerit in via Aurelia

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Alle nove del mattino ci sono già cento persone in fila fuori dagli ingressi della Gerit in via Aurelia. Un'unica fila per chi deve prendere il numeretto, chiedere informazioni, richiedere la rateizzazione delle multe oppure dimostrare all'impiegato di turno che la cartella esattoriale arrivata la scorsa settimana è già stata regolarmente pagata. All'interno, seduti e in piedi ad aspettare il proprio turno, altrettanti cittadini letteralmente infuriati. Chi riesce ad entrare e ad accaparrarsi il biglietto non ne uscirà prima di due-tre ore. Ieri era l'ultimo giorno utile per il pagamento agevolato delle multe commesse fino al 31 dicembre 2004. Ci sono giovani, anziani, donne accompagnare da mariti e fidanzati, che sventolano pacchi di multe e puntano il dito contro la Gerit «colpevole» a loro dire, di «fare soltanto cassa a discapito dei cittadini». Pochi, in realtà, conoscono il vero significato del concordato voluto dal Comune di Roma per mettere in condizioni i cittadini di regolarizzare vecchie situazioni debitorie, come ha più volte ripetuto in questi giorni l'assessore al Bilancio Maurizio Leo. Quello che la maggior parte di chi sta in fila sa è che «bisogna pagare se no decorrono degli interessi altissimi e ci si ritrova magari anche con un'ipoteca sulla casa». Ma c'è anche chi è pronto a dare battaglia e alla Gerit ieri è andato per far volare parole grosse. Ida Piperno racconta la sua storia: «Venerdì scorso mi è arrivata la cartella con questo famoso concordato per multe che ho preso prima del 2004. Ma io quelle multe le ho pagate, ecco le prove (ce le fa vedere n.d.r.) e ora a questi signori voglio dirgliene quattro». Natasha è arrabbiatissima: «La cartella della Gerit che mi è arrivata un paio di settimane fa reclama un debito di oltre 600 euro per multe di 15 anni fa. Ma quelle multe non dovrebbero essere già prescritte? Non ho nessuna intenzione di pagare, questa gente pensa che i soldi li andiamo a prendere in mezzo alla strada, lo scriva lo scriva pure. Ma quale agevolazione del Comune!». «Sono venuta qui venerdì scorso – racconta Marianna – ho fatto più di due ore di fila per sentirmi dire che i numeri erano finiti e dovevo tornare lunedì (ieri n.d.r.) - mi è arrivata una cartella esattoriale per alcune contravvenzioni che ho già pagato». All'ingresso c'è un addetto alla sicurezza che fa entrare le persone lentamente ed è subissato dalle domande. «Oggi è davvero l'ultimo giorno per pagare?». «Non è possibile chiedere una proroga?». «Queste multe si possono rateizzare?». Confusione, incertezza, ma soprattutto rabbia. «Ho tolto il mese scorso un'ipoteca sulla casa per una multa da 350 euro, spendendone 150 – racconta ancora Alberto – ora mi è arrivata un'altra cartella esattoriale, ma non si capisce per quale debito, visto che io le multe le ho pagate tutte il mese scorso venendo proprio in questa sede». Ma il caso di Daniela è forse il più significativo: «Secondo la Gerit avevo più di 10mila euro di multe da pagare. Ho fatto vedere la cartella esattoriale ad un mio amico avvocato che mi ha contato le decine di multe in realtà prescritte. Sono venuta qui, l'impiegato mi ha confermato che diverse multe non erano più da pagare, ma poi per colpa di un timbro non messo è arrivata un'altra cartella esattoriale per le stesse sanzioni». A mezzogiorno la fila è stata smaltita, ma all'ufficio in via Aurelia continua ad arriva gente per chiedere informazioni sul concordato. E sono in tanti ad uscire senza aver chiarito i propri dubbi: «Ho passato un'ora con un impiegato per poi sapere che devo andare all'ufficio in via Ostiense – lamenta Carlo – ma il concordato scade oggi, nessuno mi ha saputo dire se ne usufruirò lo stesso».

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