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Lo strazio degli amici «Fede, sei un angelo»

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«Nonso come trovarti, non so come cercarti, ma sento una voce che nel vento parla di te» le note struggenti di «Adagio» di Lara Fabian accompagnano la bara di Federica Lupi, 15 anni, stretta dalla folla affranta di amici, compagni di scuola, parenti, nel piazzale della chiesa di San Pancrazio a Isola Farnese sulla Cassia nel XX Municipio. Era la sua canzone preferita, quella che «solo gli innamorati possono capire». E Federica era innamorata dell'amore e della vita. La sua s'è sfaldata in un attimo all'angolo di una strada anonima dell'Olgiata, a pochi passi da casa. Lunedì mattina Federica filava via nella minicar verso la scuola, un altro pezzo del suo piccolo grande mondo. S'è schiantata contro uno scuolabus ed improvvisamente è calato il buio. Ieri mattina i funerali della giovane vittima. Attoniti i compagni della quinta D del Liceo classico De Sanctis di via Gallina alla Storta. Affranti i professori, i parenti, gli amici. Straziati i genitori abbracciati al fratellino. Tanta folla: la chiesa e il sagrato non riescono a contenerla. Le amiche con i mazzi di rose bianche la ricordano bella e solare. «Ci aiutavi a superare le nostre paure. Guardaci da lassù e proteggici. Fatti sentire abbiamo bisogno di te». Anche le insegnanti commosse hanno voluto mandarle un saluto. «Lasci un vuoto incolmabile, eri sorridente, forte e coraggiosa. Sapevi quello che volevi. Ora dobbiamo essere forti. Dobbiamo costruire giornata a scuola guardando i banchi vuoti». Per un'altra Federica era «anima, corpo e fantasia». Fuori dal sagrato il silenzio assordante rotto, ogni tanto, da un singhiozzo. Gli amici si abbracciano, tengono stretti nelle dita i fili dei palloncini bianchi con su scritto «Federica sei un angelo». L'emozione è troppo forte: due ragazzi si sentono male e vengono assistiti dai medici di un'ambulanza del 118. Quando a fine funzione il feretro appare sul segreto un applauso scrosciante lo accompagna. Si forma un corteo funebre che a piedi raggiunge il piccolo cimitero di Isola Farnese. Sulla tomba ricoperta di fiori bianchi e rosa, un biglietto, una croce di legno e una foto, la stessa che la madre Cinzia stringeva tra le mani quando centinaia di persone l'abbracciavano per le condoglianze. I genitori di Federica hanno ringraziato tutti. «Sembro serena ma non lo sono» ha detto poi la madre. All'esterno del cimitero montagne di fiori lasciati dagli amici. C'è pure un cuscino a forma di cuore con la foto di Federica felice cow-girl. La famiglia vuole capire il perché di questa morte assurda. Il legale Giacomo Marini spiega: «Stiamo valutando di costituirci parte civile nel procedimento penale. Sulla dinamica dello scontro abbiamo una nostra idea basata sugli ultimi accertamenti e risultanze investigative».

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