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In classe a mano armata

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Carabinieri

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Neanche la presenza fissa davanti all'ingresso di scuola dei carabinieri li ha dissuasi dal lasciare il coltello e il tirapugni a casa. Da un mese, infatti, i militari effettuano pattugliamenti nei pressi degli istituti scolastici per prevenire soprattutto il fenomeno del bullismo e dello spaccio di droga. Ma la loro presenza non ha «intimidito» i giovani bulli dell'istituto di Frascati che l'altro giorno sono stati sorpresi dai militari con in tasca un coltello con una lama di sette centimetri e un tirapugni. «Ma cosa abbiamo fatto? Ci servivano solo per difenderci», hanno detto ai carabinieri, diretti dal comandante della Compagnia di Frascati, il capitano Giuseppe Iacoviello, una volta bloccati davanti al cortile di scuola. «Sono dei bravi ragazzi - hanno detto i genitori dei due sedicenni denunciati - non so cosa gli sia passato per la testa».  I militari sono riusciti a individuare i due minorenni grazie a un servizio di pattugliamento quotidiano, ma anche grazie alla confidenza che i carabinieri hanno raggiunto con gli studenti della scuola. Sono stati proprio alcuni alunni dell'istituto superiore a indicare infatti i due baby bulli. Ai carabinieri hanno raccontato che i minorenni arrivavano da tempo in classe con in tasca un coltello. Appena gli sono stati indicati i due studenti, i militari li hanno avvicinati e perquisiti. Ed ecco saltare fuori il tira pugni e il coltello. Uno dei due, alto un metro e 75, con i cappelli da punk con la gelatina, ha cercato di giustificare il possesso dell'arma con la scusa che se qualcuno lo avesse aggredito si sarebbe potuto difendere. Appena i carabinieri li hanno sorpresi con le armi, gli studenti dell'istituto hanno fatto esplodere un lungo applauso rivolto alle forze dell'ordine. Entrambi i minorenni sono stati poi denunciati a piede libero.

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