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Non è solo un viaggio della memoria atomica a Hiroshima e Nagasaki, ma un viaggio della speranza, anzi nella speranza di racimolare qualche milione di euro.

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Oltrealla richiesta d'aiuto in vista della candidatura olimpica della Capitale ai Giochi del 2020, la missione del sindaco a Tokyo continuerà a caccia di Yen, di un contributo straordinario del popolo dagli occhi a mandorla per restaurare il Colosseo. Il progetto di dare nuove luce all'Anfiteatro Flavio era stato sognato dal primo cittadino già ad aprile dello scorso anno. In autunno aveva poi spedito nell'arcipelago il fido Cutrufo per sondare il terreno. Tra un siamo desolati e l'altro per la storia della fregatura tirata da un noto ristarante romano a una coppia di turisti giapponesi, Cutrufo aveva ricevuto una risposta positiva alla sua domanda: volete adottare il Colosseo? Una richiesta sensata e giustificata dall'adozione della Cappella Sistina dell'emittente «Nippon Television Network corporation» che anni prima aveva investito 18 miliardi di lire per accaparrarsi l'esclusiva delle immagini della Cappella una volta restaurata. Che i giapponesi siano da sempre attratti dalla Città eterna è risaputo, ma è pur vero che se ai tempi del viaggio in Giappone di Cutrufo i costi dell'operazione Colosseo erano di 10 milioni di euro, oggi sono diventati 23. Il Campidoglio, alla ricerca anche di altri sponsor, sembra però puntare alla generosità dei nipponici. Allora non resta che fare il tifo per Alemanno. La speranza è che torni dalla trasferta con il bottino. I costi dell'intervento potrebbero lievitare ulteriormente.

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