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Appello ai pm: ridatemi Brenda

La madre di Brenda con l'amica del transessuale deceduto

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«Voglio dare una degna sepoltura a mio figlio. Da tre mesi il suo corpo è in una cella frigorifera». Sono le prime righe dell'appello lanciato dalla madre di Brenda alla magistratura romana che indaga sul presunto omicidio del trans brasiliano tirato in ballo nella vicenda del video ricatto all'ex governatore Marrazzo. «Io ho il diritto di fargli un funerale dignitoso - continua la mamma di Azenete Mendes, nei due fogli di quaderno scritti a mano e in possesso di News Mediaset, l'agenzia di notizie tv del Gruppo Mediaset - Il mio cuore non regge più al dolore voglio trovare pace». Brenda morì asfissiato la notte del 20 novembre, nel suo appartamento in via dei Due Ponti, dove un incendio bruciò il materasso e la valigia che erano al piano terra. «La mia sofferenza - aggiunge la donna - aumenta ogni giorno e ho l'impressione che le autorità italiane vogliono che la vicenda di Brenda sia dimenticata e buttata nella spazzatura. La sera che Brenda morì nel suo appartamento furono visti entrare dei poliziotti. Da un mese ho chiesto un sopralluogo dei nostri periti. La procura di Roma ancora non l'ha autorizzato. Io voglio sapere la verità su come è morto mio figlio».

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