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L'Azienda parte civile contro le aggressioni

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ÈAngelo Longo a confermare la notizia. «E - continua il responsabile del Gipse (Gestione informazione pronto soccorso emergenza) - l'iniziativa non sarà occasionale», cioè legata solo all'aggressione delle quattro infermiere, picchiate e insultate la notte tra il 7 e l'8 febbraio, perché ritenute colpevoli di una lunga attesa al pronto soccorso. Due di loro sono tornate al lavoro. Ma non è più come prima. «Stiamo male, ci sentiamo ancora quelle mani addosso e abbiamo ancora gli insulti nelle orecchie» hanno detto ai colleghi, che le sostengono. Ottenere una sicurezza in più con il prolungamento del posto di polizia h24, che oggi chiude alle due del pomeriggio ed è ubicato ai piani superiori, distante cioè dal pronto soccorso, però sembra impossibile. Non ci sono uomimi da sfilare dai commissariati. Il delegato Rsu Tommaso Cedroni ha scritto al Commissariato Monteverde per sollecitare «che la postazione di polizia venga ricollocata all'interno di questo servizio attivo nelle 24 ore in riferimento alle normative vigenti per un Dea di secondo livello». E per via della sicurezza è a rischio la convenzione stipulata conl Comune. «Ci aveva garantito la presenza dei vigili urbani - dice Angelo Longo - ma non riusciamo ad ottenere la sorveglianza, e questo ci sta costringendo a rivedere la convenzione». G. M. Col.

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