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Ncc sul piede di guerra

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Piùdi un terzo degli Ncc del Leonardo da Vinci (circa 350) hanno chiesto tutele all'amministrazione di Canapini, in vista delle novità che il Comune di Roma ha intenzione di adottare per i tassisti. A spingere i conducenti alla protesta è stato «l'ennesimo episodio di ingiustizia», racconta Leonardo Giammarino, presidente del Con.co.ra. (una delle tre agenzie di autonoleggio con conducente, insieme a Ctp e Airport, che ha sede nello scalo). «Per non incorrere in sanzioni, alcuni colleghi sono stati allontanati dai vigili perché si trovavano nel sedime aeroportuale – spiega Giammarino – Ogni azienda paga 216 mila euro l'anno di royalty e siamo trattati come abusivi. Non possiamo neppure transitare nell'aerostazione, ma costretti a rimanere nel nostro parcheggio, esibire tesserini e indossare divise». Ieri, durante la protesta una delegazione di Ncc è stata ascoltata dagli assessori alla Mobilità e alla Vigilanza urbana, Luigi Boccaccini e Giancarlo Petrarca, e dal consigliere del Pdl, William De Vecchis. La discussione è stata rimandata nella commissione che si terrà stamattina in via Portuense e nella quale i conducenti sperano di trovare l'appoggio comunale. Gli Ncc di Fiumicino, intanto, hanno le idee chiare: «Se nessuno dovesse darci risposte certe entro un paio di giorni, saremo costretti a manifestare sotto il Campidoglio». Per Antonino Lepri, portavoce degli Ncc per Confartigianato, «se il Comune di Roma vuole investire sui taxi, è giusto che lo faccia anche sugli Ncc. È necessario aprire un dialogo anche con noi, se si vogliono trovare nuove soluzioni contro gli abusivi».

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