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Non si tratta né di tradizione né di imposizione, ma di semplice rispetto religioso.

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L'assessorecapitolino alla Scuola, Laura Marsilio, come lo scorso anno, ha inviato una nota ai dirigenti scolastici, ai responsabili dei Municipi e alle imprese che gestiscono le mense scolastiche per autorizzare senza ulteriori burocrazie «la sostituzione del menù di carne con un altro giorno della stessa settimana». Una sensibilità verso la religione cattolica che pure lo scorso anno aveva suscitato più di una polemica. Nonostante la Capitale del cristianesimo si sia sempre mostrata tollerante verso le altre religioni, ci fu una parte della sinistra che male accolse la semplice comunicazione dell'assessore per far rispettare senza lunghe burocrazie un precetto religioso, al di là della considerazione, che pure andrebbe fatta, che ci troviamo a Roma, dove è nata la Chiesa di Cristo. Ora, a un anno di distanza e dopo pochi giorni dai festeggiamenti del Capodanno cinese, speriamo che non si sollevino ulteriori polemiche sul menù servito nelle scuole capitoline e che non prevede, ricordiamo, cibi etnici come couscous che tanti problemi crearono allo stomaco dei piccoli delle scuole dell'infanzia, ma soltanto di evitare che oggi si mangi carne. Un piccolo segno di rispetto verso quella cultura che, a dir si voglia, è stata comunque la culla della nostra civiltà e, sopratutto, della Città Eterna. Sus. Nov.

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