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Taxi e Ncc, stop alle licenze

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Siglato l'accordo al Ministero, previsti anche censimento e sanatoria

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Dopo mesi di braccio di ferro per l'avvio della riforma del settore taxi e noleggio con conducente, la firma dei rappresentanti di categoria e del ministro Matteoli è arrivata ieri sera. Come anticipato da Il Tempo nelle scorse settimane, il protocollo prevede due fasi di applicazione della riforma e la delega alle Regioni per l'individuazione di nuovi criteri per il rilascio delle licenze. Per questa prima fase sono state bloccate nuove concessioni sia per i taxi sia per gli Ncc. Nella seconda fase, che dovrà terminare entro il 31 dicembre 2010, proseguirà un'accurata verifica sull'attività dei due settori. E ciò anche al fine di individuare soluzioni che permettano agli autonoleggiatori, che al 27 febbraio 2009 operavano al di fuori del proprio ambito territoriale, di essere regolati con modi e tempi da stabilire, considerando inderogabile il principio che tale regolarizzazione non potrà essere concessa a chi opera abusivamente. Censimento e sanatoria dunque sono il compromesso raggiunto. Un compromesso particolarmente importante per la Capitale dove il fenomeno dell'abusivismo è ancora dirompente e dove, probabilmente sfileranno il 23 febbraio per protesta alcune delle sigle di noleggiatori che non hanno aderito all'intesa. Soddisfazione invece sia da parte del ministro Matteoli sia dalle principali rappresentanze delle categorie. Per l'Assodemoscoop si tratta di una «battaglia vinta - spiega il presidente Angelo Mele - noi fummo i primi a richiamare alla legalità e al rispetto delle leggi che l'Europa ci impone». Per il coordinatore nazionale Ugl Taxi e Ncc, Pietro Marinelli, che farà parte del comitato tecnico per l'attuazione della riforma, con la firma del protocollo «grazie anche all'impegno del ministero dei Trasporti, la categoria ha posto le basi per conquistare un futuro di maggiore serenità».

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