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Roma peggio di una discoteca

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Fonometro alla mano, passeggiare per la Capitale è come vivere dentro una discoteca. La denuncia arriva dai volontari di Legambiente che hanno presentato un rapporto sull'inquinamento acustico. Su 15 luoghi monitorati 13 risultano fuorilegge. La medaglia d'oro della zona più acusticamente inquinata va a piazzale Appio, seguita da viale Europa e via Labicana di fronte al Colosseo. I valori massimi, invece, in 9 casi su 15, superano addirittura i 100 decibel: Piazzale Appio, via Nazionale e viale Marconi occupano le prime tre posizioni. Lo studio è stato condotto tra il 26 e il 28 gennaio, in tre giorni feriali e in orari diurni: «Studio che ha rilevato come Roma sia purtroppo la Capitale del rumore». Oltre alle zone già indicate a sforare i valori medi sull'inquinamento acustico sono: piazza Sempione, via Cola di Rienzo, Largo Preneste, ma non si salvano neanche strade come via Oderisi da Gubbio, via di Boccea all'incrocio con via Casalotti e via Tiburtina. Secondo Legambiente le uniche due strade che rientrano nei limiti sono piazzale degli Eroi e viale del Policlinico. «Il rumore - afferma il presidente di Legambiente Lazio Lorenzo Parlati - è un nemico invisibile della nostra salute. Dopo circa 3 mesi dall'approvazione dell'ultima delibera capitolina in materia di inquinamento acustico, che ha alzato di 5 decibel le soglie di legge per il rumore nelle strade abbiamo pensato di realizzare questo studio per mettere in evidenza un serio problema di Roma. Le nostre proposte sono quelle di limitare il traffico privato principale causa del problema, di realizzare subito 1.000 nuovi chilometri di preferenziali, una rete fissa di monitoraggio del rumore e di fare degli interventi di risanamento acustico».

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