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Conteso da Italia e Usa Liam vivrà con lo zio

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La madre di Liam, Manuela Antonelli

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 Liam, il bambino di otto anni, nato da madre italiana e padre americano e conteso dai due genitori, dovrà vivere dallo zio materno, Gianluca Antonelli. Questa la decisione del Tribunale dei Minori di Roma che ieri si era riservato di decidere sull'affidamento del minore. Sempre ieri la madre di Liam, Manuela Antonelli, era stata arrestata perchè ritenuta responsabile del reato di sequestro di persona del bambino, in esecuzione di un ordine di estradizione da parte degli Usa. È stato quindi revocato, spiega l'avvocato della madre, Antonella Tomassini, il precedente provvedimento emesso dal Tribunale dei Minori il 18 novembre scorso nella parte in cui prevedeva il collocamento del bambino in una casa famiglia e il divieto di visita della madre e dei nonni materni. "Fermo restando l'affidamento del minore ai servizi sociali - si legge nel provvedimento - si dispone il collocamento del bambino presso lo zio materno, Gianluca Antonelli". Una storia quella di Liam che ricorda quella raccontata nel film "Kramer contro Kramer" e che ieri si era arricchita di un altro tassello: l'arresto di Manuela Antonelli (nella foto) perchè ritenuta responsabile del reato di sequestro di persona del bambino, in esecuzione di un ordine di estradizione da parte degli Stati Uniti d'America. La donna, 47 anni, è stata portata in questura dove gli investigatori della squadra mobile hanno proceduto al suo arresto provvisorio ai fini estradizionali verso gli Usa. "Il tutto è accaduto - ha raccontato il suo avvocato Francesco Caroleo Grimaldi - dopo l'udienza al termine della quale il giudice si è riservato di decidere a chi affidare il bambino". Disperata e sconvolta la donna non aveva voluto dire la località dove si trova Liam perchè "altrimenti lo tradisco", aveva raccontato al suo avvocato. Come il celebre film del 1979, con protagonisti Dustin Hoffman e Meryl Streep, la querelle tra i due coniugi, raccontata anche dalla trasmissione "Chi l'ha visto", era cominciata due anni fa: il padre, Michael McCarty di origine americana, fu denunciato dalla ex moglie che lo accusò di aver abusato sessualmente di Liam. Un'accusa da cui l'uomo è stato prosciolto in Italia. Nei mesi scorsi la donna aveva "rapito" il bambino a Roma dopo che una prima decisione del Tribunale dei minorenni aveva deciso l'affidamento del bambino in una casa famiglia. Oggi la nuova udienza in cui il giudice ha deciso per l'affidamento allo zio materno. "La difesa - spiega Grimaldi - inizierà tutte le procedure estradizionali alle quali ci opporremo con tutta la convinzione giuridicamente possibile e umanamente doverosa. Ritengo che questo sia un atto di folle arroganza da parte dell'autorità giudiziaria degli Usa e confidiamo nella sapienza umana e giudiziaria della magistratura italiana perchè questo atto di grave sopraffazione sia immediatamente revocato". Grimaldi fa notare che la norma sull'estradizione prevede che "su domanda dello Stato estero e su richiesta del ministero si può procedere a una misura coercitiva provvisoria". Il difensore di Antonelli ha parlato con il sottosegretario alla Giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati che "mi ha confermato - spiega - l'assenza di una richiesta da parte del ministero. A maggior ragione siamo in presenza di qualcosa di illegale. Se entro 10 giorni il ministro non chiede il mantenimento del provvedimento, la misura viene revocata. Mi auguro che ciò avvenga".

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