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Peggio di Roma c'è solo Napoli.

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Nellaclassifica le nostre strisce pedonali finiscono per essere quasi fanalino di coda: tutta colpa della mancanza di isole salvagente, tempi dei semafori incongrui e macchine in sosta che limitano la visibilità, sono alcuni dei problemi di cui soffre Roma, insieme a Napoli e Milano. Lo studio ha analizzato dieci attraversamenti pedonali per ciascuna delle 31 città europee prese in considerazione valutandone la pericolosità e l'adeguatezza in base a diversi criteri quali l'ampiezza delle strisce, l'accessibilità da parte degli utenti e la visibilità. Le strisce pedonali peggiori a Roma, sono quelle in viale Giulio Cesare all'incrocio con via Fabio Massimo, nel quartiere Prati, mentre le migliori a piazza Risorgimento all'incrocio con via di Porta Angelica. La Capitale soffre inoltre del problema della manutenzione della pavimentazione stradale e della segnaletica orizzontale carente. Per quanto riguarda i disabili le rampe di accesso hanno pendenze elevate e molto spesso non ci sono i percorsi tattili per i non vedenti. Napoli si è aggiudicata l'ultimo posto nella classifica delle città d'Europa ed è anche l'unica ad avere avuto bocciati tutti gli attraversamenti pedonali; le strisce peggiori quelle in via San Carlo all'incrocio piazza Trieste e Trento.

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