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Esplode la villa, un ferito

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Velletri, non è escluso che si sia trattato di una ritorsione

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Nelladeflagrazione un uomo, S.L. di 45 anni veliterno, dipendente dell'azienda, ha perso un orecchio ed è rimasto gravemente ferito al volto e in altre parti del corpo. Sulla vicenda indagano i carabinieri del nucleo operativo e della stazione di Velletri. Erano circa le 21 di giovedì sera quando al civico 23 di contrada «La Chiusa», all'interno di un complesso residenziale dove la famiglia Luciani ha gli uffici dell'azienda, le proprie abitazioni e anche un ristorante, si è consumata la tragedia. Antonio Luciani non era in casa al momento dei fatti, ma in vacanza con la moglie e i suoi tre figli. In una delle abitazioni limitrofe alla sua c'erano amici e parenti per scambiarsi gli auguri. Uno dei fratelli era uscito sul piazzale con il 45enne rimasto ferito quando si è verificato il terribile scoppio. Un boato tremendo, udito fino a chilometri di distanza, quello con cui è andata completamente in frantumi la casa dell'imprenditore: pezzi di muro in cemento armato erano ovunque, soffitti e controsoffitti sono crollati, i termosifoni si sono sciolti, infissi di ferro saldati nel muro spezzati a metà. Sfortunato il 45enne F.L., colpito forse da un pezzo di ferro che gli ha staccato l'orecchio e lo ha sfigurato. L'uomo, un pluripregiucato di Velletri, arrestato nel 2005 insieme ad altre 14 persone nella famosa operazione congiunta di carabinieri e polizia denominata «Bancoposta» (gli arrestati secondo l'accusa erano responsabili almeno 16 «colpi» a banche, uffici postali ed esercizi commerciali in tutta Italia), è stato trasportato d'urgenza al «Paolo Colombo» di Velletri e ne avrà per almeno 40 giorni. Sul posto, oltre ai sanitari del 118, sono subito intervenuti i carabinieri di Velletri e i vigili del fuoco che hanno dovuto lavorare per diverse ore prima di spegnere definitivamente le fiamme e riportare la situazione alla normalità. Sulla scena anche i pompieri di Roma con degli strumenti per rilevare la presenza o meno di persone all'interno dell'abitazione dove, dopo la detonazione, c'erano oltre mille gradi. Massimo riserbo sui fatti da parte dei carabinieri che hanno sottoposto a sequestro l'abitazione di Antonio Luciani, secondo le disposizioni della Procura di Velletri. Sul posto sono state trovate tracce di liquido infiammabile, si pensa carburante, ma a darne certezza saranno, nei prossimi giorni, gli esami dei vigili del fuoco di Roma. La famiglia Luciani è molto nota in città e ha avuto anche alcuni guai con la giustizia. Si potrebbe pensare a una ritorsione, ma è pur vero che è difficile entrare in quel complesso residenziale senza essere notati. Tutti i reperti sono stati inviati ai carabinieri del Ris che nei prossimi giorni potranno dire se al civico 23 di contrada La Chiusa ci sono o meno impronte di persone note alla giustizia.

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