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«Ora la classe imprenditoriale deve fare il salto di qualità»

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Ildecentramento dà più autonomia e più qualità. Insomma, realizza la riforma di Roma Capitale, una risorsa per tutto il territorio e per noi imprenditori». Renato Papagni, ingegnere, imprenditore e presidente dell'Assobalnari Italia (aderente a Federturismo Confindustria), plaude alla delibera con cui il sindaco Alemanno ha concesso poteri e risorse al minisindaco Giacomo Vizzani, facendo del XIII il primo municipio metropolitano d'Italia. Ma ammonisce: «Stiamo vivendo una fase storica e allo stesso tempo delicata: il Campidoglio vigili su questi primi passi verso il decentramento». Quali effetti avrà questo decentramento sull'imprenditoria locale? «Gli imprenditori dovranno elevarsi. Se cresce lo standard dell'amministrazione deve crescere anche la qualità delle imprese. Vorrei però precisare una cosa: Ostia è Roma e non un satellite di Roma; decentramento non significa deriva separatista». Quale sarà il ruolo di Ostia nell'economia romana? «Dai progetti e dalle parole del sindaco emerge un'intenzione inequivocabile: fare di Ostia il punto di riferimento per lo svago, l'intrattenimento e il divertimento. Questo è il senso del polo turistico-congressuale. Ostia deve ispirarsi a Barcellona e Miami per diventare un serbatoio di risorse per l'economia e dovrà arrivare ad assoribire il 30% dei flussi turistici della Capitale». La convincono le grandi opere in programma per realizzare questo progetto urbanistico-economico? «I progetti sono importanti e di altissimo profilo. Si tratta di opere in grado di garantire un salto di qualità al territorio e a tutta l'economia romana. Penso al porto, al polo sportivo e a quello della nautica. Senza dimenticare i parcheggi, la zona commerciale del centro di Ostia e lo sviluppo dell'asse Eur-XIII Municipio con i nuovi alberghi sulla Colombo. Senza contare poi le infrastrutture: la tangenziale tra la Cristoforo Colombo e la via del Mare (raddoppiata e ricongiunta con l'Ostiense) che collegherà l'area del Cineland col porto e con Capocotta, il Ponte della Scafa e il Ponte di Acilia. Sarà fondamentale dialogare col Comune di Fiumicino che col parco a tema su Roma Antica e i suoi due porti sarà coinvolto nello sviluppo del litorale». Dan. Dim.

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