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Romani popolo di inventori

I seggiolini brevettati per lo stadio Olimpico

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Chi nella propria vita non ha mai avuto un'idea a suo modo geniale e ha pensato di brevettala? L'etichetta elettronica per tombe, il bastone luminoso per anziani, la cuccia per cani riscaldata con pannelli solari o il miscelatore per doccia con acqua già insaponata sono solo alcune delle invenzioni che sono state presentate alla Camera di Commercio di Roma. I romani che decidono di brevettare le loro idee, giudicandole «rivoluzionarie», sono infatti numerosi. Nate in modo occasionale o per la necessità di risolvere un problema contingente, l'elenco delle invenzioni «inutili» è vasto e copre gli ambiti più disparati. Partendo dal principio che l'idea in sé e per sé non è brevettabile se non porta alla soluzione di un problema tecnico, nella Capitale sono tante le persone che con le loro invenzioni più o meno strampalate credono di poter cambiare il mondo. L'orinatoio per cani, l'ospedale mobile galleggiante o la visiera per occhiali da vista sono il risultato della grande inventività romana. Alcune di queste idee risolvono tuttavia piccoli problemi quotidiani e migliorano la qualità della vita. Come il water con piattaforma massaggiante per piedi, il filato tessile che fa abbronzare, il dispositivo anti-pioggia per stendini o il lettino da mare con sistema di nebulizzazione d'acqua incorporato. Tra le centinaia di domande di brevetti depositate alla Camera di Commercio di Roma, ci sono per fortuna anche idee e processi innovativi, nati dal lavoro sinergico di studiosi e di centri di ricerca. La genialità dei ricercatori romani, attraverso il contributo di fondazioni e università, si concretizza in importanti scoperte. Ad oggi molti brevetti riguardano lo smaltimento dei rifiuti, il potenziamento dell'energia solare e termica, le biotecnologie, le nanotecnologie e naturalmente il settore medico-farmaceutico. Il terremoto dell'Abruzzo e le frane in Sicilia hanno stimolato una più recente proliferazione di invenzioni per la salvaguardia e la tutela dell'ambiente, come il cemento armato sicuro o una serie di sistemi di monitoraggio per aree a rischio sismico. Tra i brevetti che vengono depositati a Roma si contano anche numerose invenzioni che hanno lo scopo di ottimizzare il lavoro manifatturiero e edile, migliorando la qualità del prodotto finale. Nella maggioranza dei casi è la stessa azienda di serramenti, di costruzioni o di salumi che si deposita direttamente il brevetto che le consentirà poi di essere più competitiva e produttiva sul mercato. Il costo per brevettare un'invenzione attraverso un'agenzia specializzata, in grado di redigere la domanda che va fatta da ingegneri specializzati, si aggira intorno ai duemila euro. In questo modo si acquista sulla propria invenzione un titolo di proprietà industriale che ne garantisce l'esclusività nella produzione e nella commercializzazione. «Ad oggi il settore dell'innovazione andrebbe potenziato perché le idee geniali ci sono ma troppo spesso rimangono chiuse nel cassetto», ha dichiarato Maurizio Sarpi, titolare di una società che da anni lavora nel settore Marchi e Brevetti, che aggiunge: «Quando è stata inventata la Lambretta Ferdinando Innocenti ha rischiato immettendo sul mercato un prodotto nuovo. Ora le aziende produttrici non vogliono più assumersi questo rischio né tanto meno gli stessi inventori possono contare su finanziamenti per sviluppare le loro ricerche».

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