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Ufficio condono nel caos Dipendenti Gemma in sciopero della fame

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Èquesta l'ultima forma di protesta dei dipendneti della società Gemma, che si occupa dell'ufficio condono per conto del Comune di Roma. Una forma di protesta «per avere gli stipendi che aspettiamo da ottobre - spiega Fabio Citeroni dell'Ugl - e più chiarezza sul futuro occupazionale dei dipendenti Gemma, che vorrei ricordare vivono nel precariato da 14 anni». La situazione critica in cui versa la società che gestisce il condono capitolino era stata già oggetto di un accordo siglato la settimana scorsa dagli assessori al Bilancio, Maurizio Leo e all'Urbanistica, Marco Corsini, in cui si prevede un imepgno occupazionale a fine contratto, vale a dire nel 2013. Intanto, il Consiglio di amministrazione, che si sarebbe dovuto riunire lo scorso 16 novembre per decidere la messa in liquidazione della società, si riunirà a metà dicembre, dopo l'assemblea dei soci che si dovrebbe tenere nei prossimi giorni. Ieri, all'assemblea indetta dai dipendneti Gemma sono intervenuti diversi esponenti capitolini. Il consigliere regionale Luigi Celori e il consigliere comunale Ludovico Todini del Pdl, tra i primi ad arrivare alla sede dell'Eur. «La questione, sebbene sia riconducibile ad una gestione discutibile del passato -ricordano i consiglieri Pdl - riveste un carattere particolarmente delicato nell'attualità in quanto i lavoratori non percepiscono con regolarità lo stipendio. Proponiamo che le spettanze salariali siano liquidate direttamente dal Comune ai lavoratori, senza passare per la società, una cosa che prevista dalla legge». Maria Gemma Azuni, consigliere comunale Sl gruppo misto, che da tempo si impegna per portare chiarezza sulla società ha espresso piena solidarietà «ai lavoratori e alle loro famiglie, che in questa situazione di estrema difficoltà versano non certo per loro colpa ma per la mancanza di una politica di ampio respiro che riconosca le professionalità acquisite dai lavoratori nel corso degli anni e il bisogno di queste professionalità nella erogazione di servizi essenziali da parte di tutti i cittadini romani». Anche il capogruppo dell'Udc in Comune, Alessandro Onorato ha invitato il Comune a risolvere quanto prima la vicenda, provvedendo al pagamento degli stipendi dei dipendenti. Sus. Nov.

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