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Maxi appalto al Policlinico

Cantieri e lavori di ristrutturazione dell'ospedale (Foto Gmt)

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Ancora sei mesi per le diverse imprese che, in appalto esterno, svolgono attività assistenziali per il Policlinico Umberto I. Vale a dire: pulizia, stoccaggio e gestione dinamica delle merci, servizio di noleggio, lavaggio biancheria e divise del personale, confezionamento e distribuzione pasti, manutenzione attrezzature da cucina, disinfestazione e derattizzazione, pulizia aree esterne, fornitura di materiale da consumo per distributori igienici, fornitura di prodotti alimentari. La gara, a procedura aperta, parte da una base di 24 milioni annui, Iva esclusa, per una durata contrattuale di nove anni. Vale a dire, l'impegno dell'azienda ospedaliera di erogare per questi servizi poco più di due miliardi di euro. Un maxi appalto, insomma, che ricorda quello indetto dal Comune di Roma per la manutenzione stradale, più noto come appalto Romeo, poi naufragato per diverse inadempienze riscontrate dalla nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Alemanno. Diffidenti i sindacati. «Appare assai curioso che si trovino così tanti soldi per indire appalti sui servizi - commenta Duccio Prosperi, segretario regionale Ugl - mentre poi non si riescono a trovare fondi per stabilizzare i precari o dare piccoli aumenti a tutte quelle persone che ogni giorno mandano avanti una struttura così complessa come quella del Policlinico Umberto I». Arriva il global service, insomma, anche per il Policlinico. Un unico operatore che si troverà a gestire gran parte dei servizi necessari a uno degli ospedali più grandi d'Italia per due miliardi di euro in meno di dieci anni. Ma di dubbi ce ne sono già tanti, come ad esempio quelli sul futuro delle imprese, e dunque degli operatori, che oggi erogano quegli stessi servizi che, nel giro di un anno, verranno affidati ad un unico gestore.

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