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L'umanità della Stanza dell'Oltremare

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Ognisingolo lavoro vive la propria autonomia, tuttavia è proprio nell'installazione che li accomuna che prende corpo il luogo da cui tutte queste forme hanno origine. Il mare, come un testimone muto è evocato mediante i frammenti e i residui che percorrono la sua superficie. La capacità evocativa di questo assemblaggio risulta affascinante, in una voluta incertezza che oscilla tra il diario, l'interrogazione di sé e dell'assoluto. A queste tracce si uniscono piccole tavole arcane o ricettacoli elaborati autonomamente dall'artista Mario Bizzarri, che, unendo i suoi manufatti a quelli esanimi, casualmente reperiti su una spiaggia mediterranea, ci invita a un percorso denso e umanissimo nella galleria in via Flaminia 58: la mostra sarà aperta fino al 27 novembre, dal lunedì al venerdì, dalle 17,30 alle 20.

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