Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Tv, la sfida digitale

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

Roma, prima capitale all digital. Mancano infatti cinque giorni al passaggio definitivo al digitale terrestre di Roma e del Lazio, ad esclusione di alcuni Comuni in provincia di Viterbo. La rivoluzione, che ci vede al primo posto in Europa, scatterà lunedì 16 novembre e si concluderà con l'ultimo dei Comuni il 30 dello stesso mese, coinvolgendo 363 Comuni, 124 impianti, 5 milioni di cittadini, e tutta l'Italia andrà a regime nel 2012, data imposta dall'Europa per tutti i paesi. Con il passaggio inoltre si potranno vedere 13 nuovi canali digitali gratuiti. Per effettuare lo switch off è necessario dotarsi di un decoder affidabile (o di un nuovo televisore) e ovviamente risintonizzare i canali; l'antennista dovrà essere chiamato solo in caso di bisogno. A disposizione degli utenti ci sarà un numero verde 800.022.000, attivo dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 23, per offrire tutte le informazioni necessarie per il passaggio al digitale. A sottolineare l'importanza dell'innovazione, si è tenuta una conferenza stampa nella sede Rai di viale Mazzini con i principali protagonisti del sistema radiotelevisivo, dal presidente e direttore generale della Rai, Paolo Garimberti e Mauro Masi, al viceministro allo Sviluppo economico, con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani, e poi Giancarlo Leone e Antonio Marano, vicedirettori generali Rai, Luca Balestrieri, direttore digitale terrestre Rai e Stefano Ciccotti, amministratore delegato di Rai Way. «È un passaggio importante e decisivo per la Rai, da sempre volano tecnologico di tutto il sistema televisivo», ha dichiarato il presidente Garimberti, auspicando ironicamente «speriamo che ce la caviamo». Gli ha fatto eco il direttore generale Masi, aggiungendo che «il passaggio è per la Rai una bussola strategica della gestione aziendale. Per questo, è stata avviata una campagna di comunicazione massiccia i cui risultati ci spingono già a un concreto ottimismo». Secondo infatti gli ultimi dati pervenuti, circa il 90 per cento della popolazione si è già dotata di un decoder. Resta un 5 per cento che non sa nemmeno di cosa si parla quando si dice «switch off» e un altro 5 per cento che non si è ancora attrezzato. La conferenza stampa è stata anche l'occasione per Garimberti di rivolgere un appello al governo, «perché si recuperi quel 30 per cento di canone Rai evaso, altrimenti i conti continueranno a non tornare e saremo costretti a usare ancora gli introiti pubblicitari per pagare la programmazione del nuovo contratto di servizio. In alternativa – ha sottolineato il presidente - non potremo abbassare l'imposta per le fasce più deboli e dovremo ridurre drasticamente qualità e innovazione del nostro prodotto». Il viceministro Romani ha replicato che «passata questa fase di emergenza legata allo switch off, affronteremo il capitolo mettendo allo studio provvedimenti contro l'evasione». L'ipotesi dunque di aggiungere il canone Rai nella bolletta dell'energia elettrica sembra definitivamente accantonata.

Dai blog