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Penne-pistola trovate in casa dell'ex idraulico

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armimicidiali per la possibilità di camuffarle e, quindi, usarle nel momento più opportuno. A fare la scoperta, a San Basilio, gli agenti della Squadra mobile in collaborazione con il Reparto Volanti, che hanno arrestato D.A., 27 anni, disoccupato, sposato con figli. Sul mercato venivano vendute ad un prezzo che oscillava tra i 50 e i 100 euro. Le «penne-pistola» erano calibro 22 e venivano fabbricate con grande probabilità artigianalmente. Nell'abitazione dell'arrestato, in via Monte Giorgio, sono state trovate anche munizioni, non solo calibro 22 ma anche 9x21, un bilancino di precisione, un'agenda, dosi di cocaina e 6.500 euro chiusi nel surgelatore. «È allarmante - ha detto il capo della Mobile Vittorio Rizzi - non è la prima volta che troviamo delle penne pistola ma mai 17 insieme. Pensiamo che facessero parte di una partita più grande. Da qui - ha aggiunto - inizia un'altra indagine: dobbiamo capire se ne sono state piazzate altre sul mercato e chi le ha fabbricate». Le armi sequestrate, all'apparenza identiche a delle normali penne, sono state fabbricate in lega di alluminio, ricaricabili ed in grado di sparare un solo colpo. L'operazione è partita nel quartiere San Basilio, dove, dall'inizio dell'anno, sono state già arrestate 40 persone, 50 se si considerano gli arresti della narcotici. I «Falchi» della Mobile erano impegnati in un'operazione anti-droga, alcuni giovani di vedetta hanno fatto scattare l'allarme e nel fuggi-fuggi generale gli agenti sono riusciti a fermare il ragazzo che aveva lanciato l'allarme.

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