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Madonnina di Monte Mario, interviene il ministero

La statua della Madonnina di Monte Mario crollata per il maltempo

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Anche il ministero dei Beni culturali corre al capezzale della Madonna di Monte Mario. Il sottosegretario Francesco Giro oggi annuncerà gli interventi per reperire le risorse necessarie al restauro e gli interventi programmati dal dicastero di via del Collegio Romano. «Sono rimasto fortemente colpito, come un po' tutti i romani - annuncia Giro, oggi in visita alla Madonnina di Monte Mario - dall'evento disastroso che ha danneggiato la statua la settimana scorsa. Statua che nel tempo è divenuto uno dei simboli che caratterizzano la religiosità romana. Fin dalle prime ore mi sono prodigato per trovare il modo più opportuno per poter intervenire e per recuperare le risorse necessarie. Nel corso della mia visita, renderò noti gli intenti programmati». E questo che sta per compiersi lo potremmo definire un miracolo moderno: ad appena una settimana dallo spaventoso nubifragio che ha colpito la Capitale, la macchina statale e il mondo del volontariato si sono mossi entrambi con efficacia in tempi rapidissimi per iniziare il percorso che porterà, speriamo entro breve tempo, alla ricollocazione della statua sul piedistallo da cui tornerà simbolicamente a proteggere Roma. «Attendiamo con piacere la visita del sottosegretario, nel corso della quale Giro si renderà conto dei danni causati dal maltempo e potrà annunciare le iniziative che il ministero ritiene utili per contribuire al restauro della sacra immagine tanto amata da tutti i romani», commenta il segretario generale della congregazione di don Orione, don Aurelio Fusi, il quale ha anche annunciato l'istituzione di un comitato scientifico incaricato di stabilire la tipologia d'intervento da effettuare non soltanto sulla Madonnina ma anche sul basamento su cui era ancorata la statua e sull'area circostante. Il desiderio di ricollocare la sacra immagine sul piedistallo dove era stata collocata con tanto ardore dalle migliaia di persone presenti la mattina del 5 aprile del 1953, orfanelli e mutilatini ospitati nell'istituto ma anche dai tantissimi fedeli romani accorsi alla cerimonia, è fortissimo e più volte ribadito in questi giorni da don Savino Lombardi, segretario provinciale della stessa congregazione. «La nostra speranza - dice don Lombardi - è che l'onorevole Giro, nel corso del suo sopralluogo, indichi il gruppo di tecnici della Soprintendenza competente al quale possiamo affidarci per effettuare il restauro bene ed in tempi rapidi».

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