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Il campo «monta e fuggi»

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Strategiamolto utilizzata da comunità nomadi dopo l'eliminazione di diverse baraccopoli abusive nel territorio capitolino. Un esempio di queste "comunità erranti" viene proprio dall'area di Tor Carbone. Uno dei gruppi più numerosi, una trentina di persone, gira nell'area di via di Tor Carbone. alcuni giorni fa avevano tirato su una tendopoli in uno spiazzo che si trova pochi metri da via Viggiano e comunque poco distante dall'incrocio con la via Ardeatina. È una zona con grandi aree verdi, a cominciare dal Parco dell'Appia Antica, che si presta a essere un ottimo rifugio per gruppi in continuo spostamento. Sullo slargo appena occupato, un'alta parete di rovi permetteva di rimanere in parte occultati rispetto al piano stradale. Dovrebbe essere lo stesso gruppo che è stato visto sempre in zona, in via del Fosso della Cecchignola, dove ha soggiornato per un mese circa, prima in via di Tor Pagnotta, vicino la vasta area verde sgomberata poco più di un anno fa e in via della Cecchignola e Castel di Leva, oltre il Grande Raccordo Anulare. Come già sottolineato da Antonio Di Maggio, comandante dell'VIII Gruppo della Municipale, microgruppi di nomadi, accampamenti improvvisati e "volanti" si nascondono facilmente tentando di rendersi irreperibili grazie al fatto che «Roma è città agricola, ricca di vaste aree verdi fra i quartieri. Da qui l'importanza di un ottimo coordinamento con il pattugliamento aereo». Giu. Gri.

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