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Arriva il vigile di quartiere

Roma, vigili urbani

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Che si chiami vigile di prossimità o vigile di quartiere, è solo una questione di forma. La sostanza, invece non cambia. Il nuovo progetto proposto dalla Polizia Municipale per garantire sicurezza e decoro soprattutto nei quartieri più periferici è stato approvato dalla giunta capitolina pochi giorni fa e richiede un finanziamento da parte della Regione di 800 mila euro. Si tratta dell'impiego di 80 vigili di prossimità nei dodici municipi periferici, da Trigoria a Labaro, dalla Portuense a Boccea, da Settebagni a Tor Tre Teste, da Ostia Antica a Lunghezza. Tre le aree tematiche di intervento: qualità urbana (sicurezza degli spazi pubblici, tutela del decoro urbano, abbandono di rifiuti, tutela animali, veicoli abbandonati, atti vandalici); mobilità e sicurezza (viabilità, manutenzione stradale, segnaletica, illuminazione, impianti pubblicitari); allarme sociale: segnalazione atti di teppismo, insediamenti abusivi, accattonaggio, parcheggiatori abusivi, segnalazioni disagio sociale). Ogni vigile di quartiere si muoverà a piedi e potrà segnalare eventuali situazioni di criticità via radio su un canale che verrà riservato proprio al servizio di prossimità. Gli agenti, che verranno dotati anche di un palmare per comunicazioni intranet e scambio dati con la centrale operativa, saranno presente (con due tipi di turnazioni) per 13 ore al giorno e un bacino di utenza calcolato di circa 5 mila persone per ciascuna unità. I Municipi indicati per il servizio sono: IV, V, VII, VIII, X, XII, XIII, XV, XVI, XVIII, XIX e XX. Se il Campidoglio vincesse il bando della Regione per i fondi richiesti gli 80 vigili di quartiere potrebbero fare il loro ingresso per le strade capitoline già entro la primavera.

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