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Strade killer della Capitale

Autovelox

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«Tra una decina di giorni sarà stilato il piano dettagliato sulle strade più pericolose dove saranno installati i nuovi autovelox». Il delegato alla sicurezza stradale del sindaco, Roberto Cantiani, assicura che il Comune intende far presto. Non appena sarà completata la mappatura delle arterie dove gli autisti più spericolati amano sfrecciare ad altissima velocità, grazie al monitoraggio effettuato dalla polizia municipale, sarà possibile installare i nuovi 25 autovelox fissi collegati ad un'unica centrale. L'impegno a stilare una mappa delle strade più pericolose dove intervenire per dissuadere gli automobilisti a moderare la velocità era stato preso la settimana scorsa in un vertice in Prefettura a cui avevano partecipato il prefetto Pecoraro assieme ai rappresentanti delle forze dell'ordine: polizia municipale, polizia provinciale, Arma e polizia di Stato. Ora il piano è in dirittura d'arrivo. Cantiani spiega che «i nuovi apparecchi sostituiranno gli undici autovelox mobili già attivi sul territorio» e dovranno essere tutti gestiti dai vigili urbani e non più da società private. Per l'attivazione probabilmente bisognerà aspettare la fine dell'anno, visto che tutti i rilevatori di velocità dovranno poi essere autorizzati con decreto prefettizio. Il delegato del sindaco può comunque anticipare che sicuramente uno o più autovelox fissi saranno installati sulle strade più pericolose: via Cristoforo Colombo, via del Mare, via Isacco Newton, via Filippo Fiorentini e sull'Olimpica. Tra le altre strade papabili ci sono: via Palmiro Togliatti, viale del Tintoretto, via di Vigna Murata, via Ermio Spalla, via di Baccanello, via Laurentina, Tangenziale est, via Casilina, via Appia Nuova, via dei Monti Tiburtini e via della Sorbona, via di Tor Bella Monaca e via di Torre Maura. Oltre agli autovelox saranno installati anche 25 dissuasori di velocità nelle strade provinciali, come annunciato la settimana scorsa dall'assessore provinciale alla Sicurezza Ezio Paluzzi. Interventi quanto mai necessari e urgenti. Come ha sottolineato il delegato del sindaco «la rete viaria della Capitale è composita e molto estesa, e a questi due fattori vi è da aggiungere anche un numero di veicoli sempre crescente che la frequenta quotidianamente. Tutto ciò contribuisce alla pericolosità delle strade romane per le quali in passato non si è intervenuto concretamente, trascurando la necessaria manutenzione e causando un deterioramento dell'asfalto». Ma le iniziative messe in campo per ridurre il numero di incidenti (ogni anno nella Capitale ce ne sono 50 mila) non sono indirizzate solo verso la deterrenza. Il Comune sta avviando anche alcune campagne per l'educazione stradale: «Saranno spot molto forti - assicura Cantiani - perché bisogna spiegare a tutti, e soprattutto ai neo patentati, che guidare una macchina è come maneggiare una pistola con il colpo in canna».

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