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Tornano le scuole "ghetto"

Scuola

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L'allarme è partito, anche stavolta, dalla scuola materna ed elementare di Tor Pignattara, Carlo Pisacane. Come già denunciato pochi giorni fa da questo giornale, l'anno scolastico per la scuola del VI Municipio si aprirà con tre classi frequentate unicamente da bambini immigrati e con il «record» di sei bambini italiani su 180 iscritti, come ricorda la presidente del Comitato «Mamme per l'integrazione», Flora Arcangeli. È il primo caso a Roma, e al momento l'unico. Anche se situazioni critiche si registrano anche nei Muncipi I (Centro storico), II (Parioli), VI (Prenestino), VII (Centocelle), XV (Monteverde), XIX (Boccea) e XX (Cassia). Tutte aree dove l'alta concentrazione di immigrati può trasformare i quartieri in ghetti mono-etnici. Qui però, secondo dati non ancora ufficiali la situazione starebbe migliorando grazie ai progetti del mediatore culturale e dei Fratelli d'Italia (corsi di italiano di secondo livello) «per i quali - ricorda l'assessore capitolino alla Scuola, Laura Marsilio - il Comune ha stanziato 200 mila euro e che partiranno proprio quest'anno. La Pisacane resta purtroppo un caso sul quale nonostante gli sforzi di questo assessorato, l'autonomia del dirigente e del Municipio ha fatto sì che saltasse di fatto l'accordo di rete che prevedeva anche scuolabus gratis. Speriamo che il ministro Gelmini invii presto la circolare per l'introduzione del tetto massimo del 30% di bambini stranieri. Intanto stiamo studiando un nuovo provvedimento amministrativo per cercare di definire meglio limiti e accessi alle scuole comunali». Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato Pdl, Fabio Rampelli, promotore della risoluzione approvata nella Commissione scuola di Montecitorio che impegnava il ministro a inviare la circolare per il tetto del 30%. Il deputato, dopo aver sollecitato il ministro, ha giudicato «spettrale la percentuale di bambini stranieri presenti nella scuola Pisacane (97%) ed evidenzia il totale fallimento dell'integrazione in salsa progressista».

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