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La riunione voluta dal ministero del Welfare

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All'incontroparteciperanno anche il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, e il viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio. L'attenzione sarà, e la presenza del ministro Gelmini lo dimostra, incentrata innanzitutto sulla scuola e sulle eventuali ripercussioni legate al probabile aumento di casi possibile con l'autunno. Non è comunque al momento previsto alcun rinvio della riapertura delle scuole. Attesi sono anche i pareri del Consiglio superiore di sanità (Css) in merito ad alcuni nodi cruciali quali l'opportunità di vaccinare contro il virus A/H1N1 anche i bambini e le donne incinte, ma è improbabile che i pronunciamenti siano pronti già per oggi. Dopo le rassicurazioni del ministro sulla normale apertura dell'anno scolastico, ora si tratterà di mettere a punto un'azione di contrasto per le situazioni di emergenza e di stabilire un programma con le procedure per l'eventuale chiusura di classi e scuole qualora si verifichino contemporaneamente più casi all'interno dei singoli istituti. Molti altri però sono i temi ancora in discussione o che devono trovare una risposta: dalla lista dettagliata, ancora non ufficiale, del personale dei servizi essenziali (circa 8,6 milioni di persone) che avrà priorità nella prima fase di vaccinazione, alla definizione delle linee guida per quanto riguarda l'accordo quadro tra regioni, medici di famiglia e pediatri, fino alla formulazione delle linee guida per i casi più gravi. È invece probabile che i due attesi pareri del Css, sull'utilizzo del vaccino per le donne incinte e i bambini e ragazzi dai 2 a 18 anni e sulla possibilità di effettuare contemporaneamente la vaccinazione per influenza A e stagionale, non arriveranno oggi sul tavolo. Il Css ha invece già detto sì all'opportunità di acquistare una scorta di mascherine protettive che serviranno solo in caso di emergenza.

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