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Boom di furti e degrado a Spinaceto

I palazzi potranno essere ampliati

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Siamo alcuni residenti delle ex case Iacp in via Giovanni Frignani a Spinaceto e vogliamo segnalare l'emergenza con cui dobbiamo fare i conti ogni giorno. Siamo presi d'assalto da furti alle auto e nelle abitazioni. Prima erano episodi sporadici, ma negli ultimi mesi c'è stato un aumento. I topi d'appartamento colpiscono la mattina. Quando andiamo a lavorare abbiamo paura a lasciare le nostre case incustodite. L'ultima abitazione è stata «razziata» venerdì scorso. Nella nostra via dove si trovano quattro palazzi con più di 200 famiglie ogni mese vengono svaligiati almeno due appartamenti. Ogni volta chiamiamo le forze dell'ordine, ma la situazione non cambia. La nostra è una guerra tra poveri. Ci sentiamo abbandonati. A Spinaceto le aree verdi sono pulite raramente. Gli autobus passano ogni 40 minuti e su molte strade la segnaletica è sbiadita o assente. Cosa dobbiamo fare? Residenti ex case Iacp Spinaceto   Il filo diretto con la cronaca di Roma. Potete inviare lettere, commenti e segnalazioni a questo indirizzo e-mail (clicca qui), al numero di fax 06/675.88.324 o via posta a Il Tempo - Lettere, piazza Colonna 366 - 00187 Roma.   I residenti di Spinaceto hanno una richiesta semplice: sicurezza. «Questa estate i ladri si sono scatenati», racconta Giorgio Ales, proprietario di un'edicola, vicino a via Frignani, la strada presa maggiormente di mira, dove si trovano quattro grandi palazzine ex Iacp da otto piani con in tutto 256 famiglie (64 per ogni stabile). Ex case popolari riscattate dagli inquilini. «Una guerra tra poveri», denunciano con rabbia i residenti. I topi di appartamento, come ricordano i lettori che ci hanno denunciato quanto sta accadendo, l'ultima volta sono entrati in azione venerdì scorso. «Colpiscono di mattina, in genere il giovedì o il venerdì», racconta una casalinga cinquantenne che preferisce restare anonima per paura di ritorsioni. «Aspettano che usciamo di casa. Mio marito era a lavorare. Io sono andata a fare la spesa. Sono tornata dopo due ore e ho trovato l'appartamento sottosopra. Hanno forzato la serratura e hanno portato via tutto quello che sono riusciti ad arraffare». Nel quartiere c'è chi dice di aver visto spesso dei ragazzini, probabilmente nomadi (vicino c'è l'insediamento di Tor de' Cenci), appostarsi per ore a fissare le palazzine. In questa via si contano almeno due furti al mese andati a segno. Ma la maggior parte delle volte i ladri non riescono a scassinare le porte. «Sanno quando usciamo - dice Luisa - ma non sono professionisti, rubano cose da poco. Queste non sono case di ricchi. Ma di famiglie che sudano ogni giorno per arrivare a fine mese». Una sensazione di abbandono che si percepisce in tutta Spinaceto. Tra viale dei Caduti per la Resistenza e viale dei Caduti nella Guerra di Liberazione, cuore del quartiere su cui si affacciano i grandi palazzi allineati, la sicurezza è un allarme nuovo. I residenti chiedono soprattutto pulizia e decoro. Matteo Patti vive qui da anni: «Il problema più grave è la nettezza urbana e la pulizia delle aree verdi». I giardini in viale Caduti nella Guerra di Liberazione sono pieni di sterpaglie, sacchetti e bottiglie di plastica sparsi ovunque. «Non si capisce chi li deve pulire», si interroga Giorgio Ales. «Non viene fatto nulla per rendere più vivibile questo quartiere dove allo otto i negozi chiudono e tutti si rinchiudono in casa. Saremmo pronti ad evolverci ma non c'è nessun progetto per fare questo salto», dice con rammarico Marcella. E Spinaceto, a più di trent'anni dalla sua nascita, resta ancora un quartiere dormitorio.

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