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Strade, addio all'effetto "colabrodo"

Via Nazionale

Approvate dalla giunta capitolina le nuove regole sugli scavi nel sottosuolo

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Sanzioni da 50 a 500 euro, sospensione per le imprese recidive, un «comitato di coordinamento» che valuti ogni sei mesi il programma degli interventi, abolizione del «canone di manutenzione» e nuovi parametri di distanza dei lavori stradali da alberi e aree verdi in genere a salvaguardia dell'ambiente. Sono alcune delle importanti novità del nuovo regolamento per gli scavi stradali approvato pochi giorni fa in giunta su proposta dell'assessore ai Lavori pubblici, Fabrizio Ghera e che consentirà, tra l'altro la posa dei cavi di fibra ottica di ultima generazione in tempo record. «Si è preso atto dell'articolo 2 della legge 133/2008 - spiega l'assessore - riguardante la posa di cavi in fibra ottica, stabilendo che questo tipo di interventi, per i quali, di norma, è richiesta una concessione di suolo pubblico, possono essere realizzati mediante "denuncia di inizio attività", con notevole snellimento dell'azione amministrativa. È stato abolito poi il cosiddetto "canone di manutenzione" dovuto dalle società di pubblici servizi che occupano infrastrutture interrate comunali quali gallerie o cunicoli di pubblici servizi, stabilendo che a dette manutenzioni provvedano direttamente le società. Sono state poi inserite - conclude Ghera - alcune disposizioni riguardanti le distanze degli scavi rispetto alle alberature, al fine di salvaguardare il patrimonio verde della città». Per quanto riguarda invece la presentazione dei programmi semestrali delle società di servizio (il 15 marzo e il 15 settembre), si tratta di una misura che consentirà di risparmiare su tempi e costi. Al di là degli interventi di emergenza infatti, i lavori per ampliamento o rinnovo delle reti tecnologiche devono essere concordati. Dovrebbe sparire, insomma, l'effetto «colabrodo» sulle strade capitoline. Un effetto destinato del resto a sparire nel tempo grazie anche alle nuove tecnologie di scavo di «minitrincea» e «microtrincea» che seguono un pò il principio della chirurgia estetica (con "tagli" nell'asfalto di pochi centimetri) e di quella non invasiva (con piccoli fori nell'asfalto e "linee giuda" che viaggiano sotto terra, come una sonda endoscopica). Il risultato di queste nuove tecniche per la posa dei cavi è di un abbattimento dei costi per le imprese del 70% e di disagi infinitamente minori per i cittadini.

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