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Saldi, si parte in sordina

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File solo davanti alle griffe. Vendite in calo anche del 20%

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Levie commerciali di Roma, via del Corso in primis, si sono svegliate a fatica ieri, primo giorno dei saldi, complice anche il bel tempo che ha spinto molti romani al mare. I negozi hanno iniziato a intravedere i primi clienti nel tardo pomeriggio, nonostante si fossero preparati ad accoglierli fin dalle prime ore della mattina, con sconti che in qualche caso hanno raggiunto il 70%. Ancora troppo presto per fare bilanci. Confcommercio e Confesercenti preferiscono aspettare almeno la giornata di oggi, ma ancora meglio la prima settimana. Anche se qualche commerciante si sbilancia e parla di cali delle vendite, registrati ieri tra il 20 e il 25 per cento. Più che altro la gente si è lasciata andare allo «struscio» nelle strade più famose per lo shopping e ha preferito prendere visione dei prezzi rimandando, però, gli acquisti. Anche davanti ai negozi grandi firme, come Fendi, Gucci, Prada, non si sono registrate le «solite» lunghe file degli scorsi anni. Eppure gli esercenti capitolini, almeno per quanto riguarda l'estetica dei loro negozi, hanno dato il massimo. Molte le scritte grandi e colorate ad abbellire le vetrine richiamando i clienti con percentuali di sconto invitanti. Ma anche la parola saldi scritta in più lingue per attrarre anche il consumatore straniero. Così a via del Corso, praticamente su una vetrina su tre, si legge «sales», mentre ad abbondare un po' in tutta Roma la scritta «Outlet», per significare «vero affare», «sconto sullo sconto». C'è stato anche chi non si è risparmiato a pubblicizzare lo sconto dello sconto e, una volta entrati nel negozio, la proposta era «acquista un capo a prezzo scontato, te ne regaliamo un altro dello stesso valore». Insomma, i saldi di quest'estate 2009 sono iniziati all'insegna della convenienza. I commercianti intervistati lo ripetono quasi come fosse una cantilena «dobbiamo vendere e recuperare le perdite accumulate durante l'anno». Ecco allora sconti medi del 30-40%, per le grandi firme anche con punte del 70% e abbondano le rassicurazioni che non si tratta di «fregature», ma di saldi veri di fine stagione. I consumatori, tuttavia, ci vanno con i piedi di piombo. Sono i più giovani a cercare il «vero affare», ma anche a ripetere che «sono venuti solo a dare un'occhiata in giro per rendersi conto di come sono questi saldi e se si possono permettere di comprare qualcosa». Anche nei centri commerciali i sorrisi dei dipendenti sono «stiracchiati». All'Anagnina, Cinecittà2, Euroma, il bilancio della prima giornata è «abbastanza buono», anche se, dicono dall'Anagnina «stamattina abbiamo tremato perché c'era poca gente, poi nel pomeriggio si è riempito». La sensazione che si tratti di una partenza a rilento la conferma Valter Giammaria, presidente della Confesercenti di Roma e Lazio. «Aspettiamo a dare dati, ma è una partenza sottotono, «colpa» anche del fatto che molti commercianti hanno anticipato i saldi».

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