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Predoni di «oro rosso» nascosti nel campo rom

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Sitratta di H.E. e H.M., entrambi di 21 anni, e G.D., 33 anni, processati per direttissima e già condannati, e di tre minori quindicenni, trasferiti nel carcere minorile. I sei nomadi, tutti romeni, alloggiavano pressi il campo di Salone e come ha spiegato Carlo Casini, dirigente del compartimento Polfer, «sono stati colti in flagranza da due agenti della pattuglia della sezione Tiburtina mentre in un deposito tra la stazione Tiburtina e la stazione Salone, stavano procedendo al taglio dei cavi che custodiscono il rame, per asportarlo». Risale invece a 10 giorni fa, un'operazione, coordinata dal responsabile P.G. Compartimento, Massimo Bruno, connessa al furto del cosiddetto «oro rosso». Dopo la denuncia di Fs del furto dal deposito dello scalo di San Lorenzo, sono stati denunciati due italiani che lavoravano presso una ditta di pulizie. Venduto prima ad una ditta di rottami sulla Tuscolana, passato ad una ditta Bolognese dietro rilascio di regolare ricevuta, e a Lucca ad una fonderia, il rame, 3 tonnellate, è stato sequestrato. Recuperati 6 mila euro, provento della prima illecita vendita.

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