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Folla aggredisce vigile, tre fermati

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Aveva chiesto i documenti a un ragazzo sul motorino. Feriti altri due colleghi

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 Il vigile è finito all'ospedale San Giovanni, ferito alla bocca, alla testa e per questo sottoposto ad accertarmenti radiografici per valutare la prognosi. Altri due colleghi se la sono cavata con 5 giorni ciascuno. Il minorenne del motorino è stato fermato insieme con altri due amici maggiorenni. E altri potrebbero aggiungersi, compresa la madre del minore che è scesa di casa per difendere il figlio. I fatti alle 17,30, in via Federico Quaglia, a pochi metri da via di Tor Bella Monaca. Il vigile non è da solo, è in servizio con alcuni colleghi dell'VIII Gruppo diretto da Antonio Di Maggio. Neppure il ragazzo è da solo, è assieme ad altri amici. Il suo motorino è irregolare a prima vista: non ha la targa. L'agente si avvicina. Chiede i documenti. L'aria si fa subito tesa. Il minore vuole scampare ai controlli, alza la voce, parla con accento napoletano, fa il duro cercando di intimorire il vigile ed evitare il verbale. Via radio il vigile avvisa la centrale e chiede rinforzi. A quel punto le cose degenerano. Il ragazzo diventa deciso. L'agente municipale afferra la bomboletta spray urticante al peperoncino e spruzza all'indirizzo del giovane: lo colpisce, non agli occhi ma sulla spalla. Ormai il pandemonio è scatenato. La gente esce dai palazzi e perfino dai bar. Il vigile è accerchiato, preso a calci e pugni. Stessa sorte tocca ad altri due colleghi. Sul posto arrivano i rinforzi, si contano fino a sei auto della polizia municipale. Non bastano. Non è facile tranquillizzare gli animi. Arrivano anche le volanti della polizia: la 8, la 9 e la 7. Poco dopo arriva il commento del sindaco Gianni Alemanno: «Il fatto avvenuto è molto grave. Esprimo solidarietà ai vigili aggrediti. Ci deve essere un incremento di presenza delle forze ordine a Tor Bella Monaca e a Ponte di Nona - aggiunge - Bisogna fare in modo di concentrare l'attenzione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza per avere un salto di livello nel controllo del territorio».

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