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La scommessa dell'Udc svuota il Pd

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Ilmovimento guidato da Luciano Ciocchetti aggrega gli altri (più o meno) democristiani. Dopo aver conquistato Alessandro Onorato al Comune, punta sull'ex quasi-tutto Franco Cioffarelli. Quest'ultimo ha già aderito alla costituente di centro anche se, almeno per ora, rimane nel Pd. Ma il «ponte» verso l'Udc (o partito della Nazione) è definitivo e tutto lascia supporre che ci transiterà una buona parte degli esponenti dell'ex Margherita. Certo resta ancora senza risposta la domanda che vale un milione di dollari: con chi sarà alleato l'Udc alle prossime elezioni regionali? Con il centrosinistra o con il centrodestra? Per adesso si conoscono soltanto le tristi vicende del Partito democratico: il segretario del Lazio Morassut è sotto assedio, i due vice Gargano e Visintin si sono dimessi, il coordinatore romano Milana ha minacciato di lasciare, l'assessore dalemiano Mancini non partecipa più alla Giunta regionale e l'ex assessore Di Stefano potrebbe presto dire addio al partito proprio per passare all'Udc. Nel frattempo i democratici non riescono nemmeno a sciogliere il nodo dei coordinatori municipali: per ora sono otto e tutti ex Ds. Inevitabile che nel Pd senza identità si consumi la guerra delle correnti. Ma né Udc né Italia dei Valori stanno a guardare.

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